A qualcuno piace acido: le donne Lothbrok. Parte III

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Nota off: Il racconto contiene informazioni che non sono riportabili nè riferibili in gioco.

Vargsten era splendida quella mattina.
Gli uccelli cinguettavano felici, il sole splendeva riscaldando l’aria, molti alberi avevano cambiato il colore delle foglie e splendevano vermigli alla luce del giorno e finalmente era arrivato l’inverno portando il freddo pungente che piace tanto ai Gardaniti.
Tutto sembrava perfetto e idilliaco.
Kaireen si affacciò alla finestra e guardò con disgusto quel paesaggio da dipinto -che schifo- pensò tra sé e sé.
Era un po’ nervosa e acida da alcuni giorni, non lo negava nemmeno lei.
Il tutto era cominciato all’arrivo di una missiva dall’aria innocente, una lettera da parte di colui che lei chiamava “il suo Lord”, risposta che aspettava da numerose settimane e che sarebbe stato meglio avesse atteso ancora a lungo prima di arrivare perché appena finita di leggere la missiva il suo umore era cambiato.
Nessuno sapeva cosa vi fosse scritto nella lettera anche se fu chiaro a tutti che non erano belle notizie e dopo poco iniziarono a diffondersi le ipotesi più svariate e le teorie più fantasiose tra i domestici in casa:
“il Lord si sposa con un’altra, dicono un’athariana succinta che ha conosciuto durante il Regio Conclave…”
“L’amica della cameriera privata della Lady mi ha detto che lui per sbaglio ha messo incinta un’altra dama”
“A me han detto che il Lord é morto combattendo il Magus della Bocca, lo ha origliato il cuoco di nascosto”
“Ho sentito la Lady confidare a sua madre che le due sorelle del Lord sono gelose dei suoi capelli e che sono state loro ad impedire al fratello di frequentarla”
“Io ho saputo che lui é vittima di una potente possessione che gli ha cancellato la memoria e ora non si ricorda più di lei”
Naturalmente tutti tacevano appena lei entrava in una stanza facendo calare un silenzio forzato ed imposto dalla presenza della protagonista di tali pettegolezzi.
Solitamente Kaireen faceva finta di non sentirli, li ignorava, ma quella mattina in particolare si era svegliata più indisposta del solito, perciò vagava per la casa in attesa del primo pretesto per sfogarsi, quando all’improvviso le sue narici percepirono un odore anomalo, vagamente familiare che le ricordava l’odore di spezie ed oli…..
Seguì quel profumo di pot-pourri vecchio per le stanze quando giunse davanti a una porta chiusa, sentì la risatina sommessa della madre e poi un uomo dire:
“avete dei capelli così perfetti… Sembra di toccare della seta…”
Kaireen riconobbe subito quella voce e spalancò la porta con veemenza trovando la madre nel divano con i capelli sciolti seduta troppo vicino a Lord Yashir Dalmasca che con le dita giocava con una sua ciocca di capelli.
Alla vista della ragazza il Lord si alzò prontamente in piedi e dopo un inchino ruffiano disse “Mia Lady non mi avevate mai detto di avere una sorella più giovane” tale affermazione fece nascere nuove risatine nella madre che venne prontamente fulminata con lo sguardo da Kaireen.
“Cosa ci fai qui??”
“Kaireen le maniere!” Intervenne la madre, ma non col solito tono tagliente, Kaireen infatti notò che non riusciva a stare seduta composta sul divano, ma continuava a scivolare di lato.
“State tranquilla Signora, la Lady Vostra Figlia può chiamarmi come vuole… Siamo intimi” e concluse la frase con una bella strizzata d’occhio alla ragazza.
Kaireen per un secondo si immaginò di prendere un cucchiaio da cucina e togliergli quello stesso occhio.
Al pensiero del Lord sfregiato e dolorante provò un brivido di piacere.
“Torno…” Disse rivolta all’uomo, con un tono che sembrava più una minaccia che un’affermazione.
Prese sottobraccio la madre e la accompagnò fuori dalla stanza
“madre andate a sdraiarvi, qui ci penso io”
“Simpatico il tuo amico! É proprio fortunata la Hildegard”
“Non sai di cosa parli… E comunque LADY HILDEGARD” non poteva farsi mancare l’occasione di correggerla, ma la madre non la stava ascoltando, stava già salendo le scale tenendosi con entrambe le mani al corrimano, scivolando di tanto in tanto, ma continuando a ridacchiare scioccamente.
Kaireen tornò come un tornado nella stanza
“AVETE.DROGATO.MIA.MADRE?!!?” urlò in faccia al Lord che continuò a riempire la pipa di tabacco come se nulla fosse
“era così rigida e severa all’inizio… Sembrava di parlare con voi, Lady. Ho alleggerito la tensione…”
Sorrise, ma notando che la ragazza era seria come una pietra continuò
“Tranquilla, é un’essenza blanda, dura poco e poi viene tanto sonno”
Kaireen pensò seriamente se tirargli un pugno o meno e si immaginò le possibili conseguenze su quel volto tirato e abbronzato, rimase a fissarlo con l’istinto omicida negli occhi per qualche secondo per poi dire “cosa volete… Lord?”
“Sono stato all’Accademia, essendo IO un praticante anziano spesso devo frequentare Tomiloch e mentre tornavo verso Khamun, la mia ENORME baronia, ho deciso di vedere come stavate”
Era così spocchioso! Kaireen gli avrebbe infilato la pipa giù per la gola fino a che non fosse diventato di un bel blu athariano, ma ignorò il desiderio e rispose distaccata “Sto bene, grazie, ora potete andare.”
Il Lord continuò ad aspirare dalla pipa e camminare per la stanza “mentre sistemavo Becco nelle stalle ho sentito dire dallo stalliere che il Vostro Lord vi ha lasciato perché presso Helbronn lo avete stordito e gli avete rubato il mantello”
“É solo un pettegolezzo…”
“É ovvio che lo é. Sappiamo entrambi perché non Vi voleva più…” Facendo un gesto palese con le mani “é pur sempre un uomo, dopotutto, con gli istinti che ne conseguono”
Kaireen immaginò di spezzare entrambi i polsi del Lord, storpiando per sempre quella mani grifagne.
Forse il Lord se ne era accorto perché nascose subito le mani dietro la schiena e tenendo la pipa di lato alla bocca continuò
“però vi vedo bene, c’è chi certe cose le prende peggio… C’è chi entra nella milizia per distrarsi… Certo che l’impatto emotivo di venir lasciati da un Lord come ME é molto più forte di quello provato dal venir lasciati da un Lord come…. Insomma capisco perché non siete al Vallo a far compagnia ad Hildegard”
Durante tutto quel monologo autocelebrativo Kaireen pensò solo se sarebbe riuscita con un colpo secco a strappargli la lingua, respirò e rispose: “Hildegard ha già chi le fa compagnia…”
La vena nella fronte del Lord ebbe un fremito.
Ecco, aveva trovato qualcosa con cui ferirlo senza sporcare la tappezzeria della madre e senza venir bruciata per l’omicidio di un Lord athariano.
“Sir Aiden sapete? Il valente cavaliere, quello bello, gentile e coraggioso. É al Vallo a proteggerla, dice che stanno bene, dormono nella stessa tenda”
La vena era così gonfia che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro.
Il Lord rimase in silenzio, nemmeno dalla pipa usciva fumo come se avesse smesso persino di respirare e poi quando ormai Kaireen credeva di averlo ucciso disse
“Il Sir Sbaciucchione? Non posso augurarle niente di meglio… Certo che il cavaliere le é proprio corso dietro eh? Sembrava quasi non aspettasse altro… Voi non vi sentite un po’ sola ed abbandonata Lady?”

-A chi importa della tappezzeria e del rogo? Strozzalo, ORA!- pensò.

“Vedo che oggi non siete di molte parole! Quasi non vi si riconosce. Mi ha fatto comunque molto piacere rivedervi e parlare con voi di ME, ma ora sarà meglio che vada, ho una baronia da portare avanti IO” detto questo il Lord prese il cappello dal divano, accennò un leggero inchino alla ragazza ed uscì dalla stanza.

Dopo poco Kaireen sentì la porta aprirsi e vide la madre entrare nella stanza stropicciandosi il volto.
“Devo essermi addormentata… Dov’è quel tuo amico Lord?”
“É tornato a Khamun”
“Ah sì.. La sua baronia. Me lo ha accennato un paio di volte… o forse erano 50!”
Kaireen sorrise a quelle parole e la madre notandolo continuò “che tipo eh? Come fa tutto quell’arroganza ad essere concentrata in così poco spazio?”
La ragazza rise e disse “Sai che viaggia con due carri? Uno per se e uno per il suo ego”
Kaireen e la madre scoppiarono in una fragorosa risata.

Dopo un po’ la madre guardò seria la figlia “certo che questo Lord non é che sia poi tanto più giovane di me.. Alla fine potrei venirci anch’io a questi raduni…”
Kaireen si alzò dal divano e si allontanò.
“Non rispondi?”
“Oggi ho fatto voto di silenzio! Mi trovi in camera mia” e si chiuse la porta dietro.

Il giorno dopo mentre faceva colazione la Lady sentì distintamente due cameriere dire tra loro:
“Lo sai che Lord Finéal ha lasciato Lady Kaireen perché lei se la fa con uno spacciatore athariano e lui lo ha scoperto?”
“Non hai capito niente come tuo solito! Quello era un Lord di Athar! Il Búnhaid ha chiuso la loro storia perché é andato al Vallo di Thersa da un’altra donna”

Mentre ascoltava Kaireen pensò quanto sarebbe stato meglio se anche una sola di tutte quelle fantasiose ipotesi fosse stata vera.

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