Colui che piange in silenzio

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“Ehi Marek!! Ancora un po’?”

“Si grazie Alehandro… ancora il vento di oggi mi attanaglia le membra…”

Guardo il liquido vermiglio caldo e profumato che scivola giù nel boccale… già… il freddo di oggi… ma è solo questo… ciò che ancora mi attanaglia… e perché nonostante la vittoria di oggi non riesco a sorridere… posso farlo con gli occhi… con la bocca… ma non sento allo stesso tempo il cuore farlo…

Ma in fondo so cos è… così tanto mi ha colpito la sua caduta… il suo modo di affrontarla… o peggio… il mio modo…

Tutti mi hanno detto che sono un pessimo mentitore… che nessuno di loro ha dubitato di me per un attimo… avrebbero ragione… se non fosse per il fatto che io non ho mentito con Silverion…

Aspro è questo vino… aspro come i miei pensieri di oggi… dovevi andare tu amico mio… mio buon Alehandro… se non fosse stato che Silverion stesso mi ha chiesto di avvicinarmi a lui… ma forse è andata meglio così… così almeno ho avuto modo di vedere…

Ricordo come fosse ora quei passi lenti verso di lui… i dubbi… le incertezze… credevo di avere tutto sotto controllo… sapevo cosa dovevo fare… sapevo cosa dovevo dire… ma non sapevo che tutto ciò che stavo per proferire era pura e semplice verità… e soprattutto, non sapevo che nessuno dei miei compagni lo avrebbe capito…

“Basta Silverion… ti prego… basta… io sono stanco… stanco di tutto questo…”

Queste le mie prime parole… allora ho sentito qualcosa cambiare nel mio animo… e ho proseguito parlando senza nemmeno pensare… dicendo tutto quello che penso da tempo ma che non posso permettermi di dire… tutto quello che fuoriesce sotto forma di amare lacrime in silenti notti insonni…

Stanco di vedere la gente soffrire e morire… i miei compagni feriti o peggio morti per quelle che spesso sono mie decisioni…

è stato allora che in qualche modo mi sono sentito sollevato… non avevo mai provato una tale liberazione… è stato come liberarsi da un fardello che non avrei potuto fare con nessuno dei miei compagni… loro che si aspettano così tanto da me… loro che si fidano a tal punto da non vedere il mio vacillare… loro che mi vedono come un punto fisso, baluardo incrollabile, compagno fedele… che non vedono che sotto queste vesti c’è solo e soltanto un uomo… un uomo che può piangere…

ma loro non vedevano tutto questo… loro vedevano un uomo che mentiva per portare a termine un piano ben congeniato… mentre l’unico che sentiva il mio cuore piangere era l’acerrimo nemico che più e più volte ha piegato il mio corpo e che adesso stava piegando la mia anima… e ne ho avuto la certezza pochi attimi dopo quando qualcuno ha urlato alle mie spalle…

“Ti sembra il modo e il momento di tradirci lurido bastardo?”

Con veemenza mi sono voltato tuonandogli contro…

“Ma che cazzo ne sai tu?? Ogni giorno prendo decisioni che possono portare alla morte centinaia di uomini… un fardello che…”

Le parole mi sono morte in gola proprio in quel momento… È stato allora che ne ho avuto la conferma… la conferma che tutti coloro che avevo alle spalle non avevano idea che quello che stavo dicendo era la pura e semplice verità… era quello che stavo provando dentro di me… la conferma mi fu data da quel gesto… quando uno dei miei più fedeli compagni e amici mi strizzo l’occhio in segno di complicità… mentre me ne stavo piangendo su quel colle… mentre vacillavo… egli lo credeva un bluff…

Possibile allora che solo lui… solo colui che avevo innanzi… uno dei miei più temuti avversari… comprendesse quello che provavo veramente? E più guardavo quegli occhi dietro quell’argentea maschera, quegli occhi gelidi carichi di superbia e convinzione, più mi rendevo conto che egli non solo sentiva le mie parole… ma sorprendentemente… le ascoltava…

Allora ho vacillato…

E se davvero lui potesse darmi la tranquillità agognata? E se davvero lui potesse darci la tranquillità agognata da tutti coloro che calcano questo campo di battaglia? Se davvero lui potesse togliermi questo fardello dalle spalle evidentemente troppo piccole?

In fondo qui nessuno mi crede… nessuno crede che sono solo un uomo… nessuno vede questo fardello che grava sulle mie spalle e quasi mi schiaccia? Nessuno sente quanto è pesante? Tutte le aspettative che nutrite su di me… e se fallissi? Tutte le responsabilità, gli oneri, le speranze… i vostri occhi puntati su di me… io non sono in grado di sostenerli… io non VOGLIO sostenerli…

Ma… ancora quella voce…

CAVALIERE…

La riconosco bene… tu mi investisti tale… contro la mia volontà… il perché mi è tuttora ignoto… ma quale fardello solo portare questo titolo… quale fardello solo il rendere onore a questo nome…

Io posso tutto… basta che tu lo desideri…

Posso alleviare questa tua pena…

O se preferisci alleviare le loro…

Davvero puoi darmi ciò che più desidero…

Lungo è il tuo cammino e

gravoso è il fardello che hai deciso di portare…

Vorresti rinfacciarmi che mi avevi avvertito? Questo vorresti fare? Rimembrarmi che è ciò che ho voluto? Che è stato il mio libero arbitrio? Oppure…

Mettimi alla prova, portami la tua proposta

e in base a quale questa sarà

vedrò se esaudirla oppure no…

No… voglio che tu me lo prometta…

Devi Giurarmelo Silverion…

che esaudirai

qualunque cosa ti chieda di fare…

Dovrai avere spalle larghe e robuste per sostenerlo…

 

Che è ciò che sono… ecco cosa vuoi dirmi… Ciò che ho creato… Ciò che gli altri vedono è ciò che ho voluto che vedessero… Non possono vedere le mie debolezze perché non gliele ho mai mostrate… Una maschera come quella che ho innanzi… che ho creato io stesso… è solo colpa mia… questo vuoi dirmi…

 

Te lo prometto cavaliere…

Hai la mia parola di Sovrano…

Io desidero…

o ti vedrai schiacciato da esso…

 

che questa è la strada… irta e spinosa… strada di sacrificio… di dolore… di sofferenza… e tutti questi occhi che mi fissano… anche se non vedono oltre queste vestigia, oltre questa armatura… hanno fiducia in me… sperano in me… o meglio… si fidano di colui che ho fatto vedere loro… quel Marek che non si perde mai d’animo… quel Marek che non si dà mai per vinto… quel Marek che si può spezzare ma che non si piega… Quel Marek che non li tradirebbe mai…

 

Io desidero…

 

È gusto così dunque… se loro vedono questo in me è solo perché io glie l’ ho fatto vedere… quindi per una mia colpa è giusto che ne soffra io ed io soltanto…

Poi te l’ ho promesso… pochi attimi prima che tu te ne andassi… “Ti prometto che farò di tutto affinché ciò non accada”… ricordi… Nikolai…

Arrivederci… Cavaliere…

Io desidero…

che tu tramuti la tua maschera nel blasone nobiliare

della famiglia di Jonathan Sulidhef…

come era un tempo

…Fatto…

Che cosa ho fatto?…

Che cosa sono diventato?…

 

Minuti ho passato ad ascoltarti, attimi che non finivano mai… per quanto sia diverso da te Jonathan non posso fare altro che piangere innanzi alle tue parole… per metà perché sono felice che ti abbiamo liberato dal giogo del corruttore dei destini… che ha piegato il tuo fato in modo da giocare con il tuo libero arbitrio… per metà perché non posso non pensare che come te porto una maschera che per motivi ben diversi non posso togliere… Seppur come tu mi hai detto mi sono allenato molto, seppur la mia fede sia salda come lo sono anche i miei principi, sotto questa maschera sono pur sempre un ragazzo ventenne… fatto di carne, ossa e sentimenti umani… niente di più…

Allora Jonathan mi hai teso una mano aiutandomi ad alzarmi…

Sono ciò che sono…

Sono ciò che sono diventato…

Grazie…

Due rapidi fendenti e la tua lama fantasma ha passato lo scudo giungendomi prima al braccio e poi al costato…

Il buio… Tenero abbraccio prima dell’eterna dipartita… ma io grazie te lo dico comunque per questo… per avermi fatto comprendere con le tue ultime gesta che siamo ciò che diventiamo… ma soprattutto siamo ciò che vogliamo diventare… che sia bene o male… Libero arbitrio…

Allora col mio libero arbitrio decido di continuare a soffrire portando questo fardello di responsabilità… continuerò a stare al loro fianco qualunque sia la maschera che vedono calata sul mio volto… se questo serve a non tradire le loro aspettative… le loro speranze…

 

“Hei Marek!!! Hai lasciato freddare tutto il vino… ma… che cos’ hai ? è tutta la sera che sei moscio…”

“Niente non preoccuparti… solo che non riesco a togliermi dalla testa di aver vacillato oggi pomeriggio… contro Silverion…”

“Marek!!! Ma a chi vuoi darla a bere… non ho dubitato di te per un attimo… sei un pessimo mentitore…”

“Già… me l’ hanno detto un po’ tutti oggi…”

Se è questo ciò che serve loro… soffrirò volentieri… Continuerò a piangere in silenzio…

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