Grosso guaio ad Eisenstein, una storia di sesso e omicidi, in stile Thersiano.

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– Quindi, Shirin, sai qual’è il segreto della magia?- chiese Hildegard indicando uno schema su una lavagna.
Shirin stava disegnando cuoricini con iniziali su una pergamena.. alla domanda trasalì.
– oh, lo scendere a patti con gli elementi rispettandoli?-
– Ah, no…Ma chi ti mette in testa certe cose ?- Hildegard alzò gli occhi al cielo – È l’apparenza! per questo i maghi DEVONO essere pacchiani, perfetti, impeccabili: Unghie curate, ombretto che riprende la radice scelta, capelli, rossetto, un abito perfetto. La prima cosa che deve pensare il tuo avversario deve essere: “se questa ha tutto il tempo necessario per essere così bella, deve essere potentissima! Se non lo fosse passerebbe ore sui libri o ad allenarsi. È troppo, fuggirò”-

Shirin alzò un sopracciglio.
– Siete sicura?-
– hai mai incontrato un generale Hob? Non hai mai notato le loro bellissime, perfette, ordinate treccine? Credi che i capelli gli crescano naturalmente così? No! Passano ore a farle così perfette, così che noi si pensi che non abbiano bisogno di allenarsi per la battaglia..-
Shirin la fissò perplessa per qualche secondo, poi prese appunti.

-Borgomasto?- la porta si spalancò ed entrò Ilselore, che si stava distrattamente limando le unghie – c’è una tizia che ti cerca…e ci sarà da ridere, non me la perderei per nulla al mondo-

Si diressero nel salone. Nicolas stava arrivando di corsa dalla cucina con un bicchiere di qualcosa di orribilmente alcolico, mentre Maximilian e Kilian erano intenti a cercare di far calmare un donna di mezza età, molto elegante, forse un pò eccessiva. Il suo pianto esagerato e anche un pò teatrale aveva disturbato perfino il povero Bastian, che stava facendo le sue cose incomprensibili da futuro cavaliere.
-Cosa c’è? È scoppiato un incendio? Non datemi colpe che non ho!-
-No, “borgomastro”- Iniziò Maximilian assumendo l’espressione che voleva dire “occhio a quello che dici, la situazione è serissima”
-Questa donna è….come dire…possiede…gestisce! Ecco.. Gestisce il bordello…-
– Abbiamo un bordello ad Eisenstein?- Hildegard scrutò i presenti. Ognuno evitò il suo sguardo, tranne il povero Bastian che era ugualmente perplesso. La donna si asciugò le lacrime, il suo pesante trucco era inspiegabilmente perfetto:
-Lady Hildegard, sono rovinata, l’hanno uccisa…Era la migliore..come farò?-
– Partiamo dal principio, vi prego.
-Avete ragione, perdonate. Io sono Frau Starkenvögel, gestico il piccolo bordello di questa città. Questa mattina ho trovato la mia migliore ragazza…senza vita…lei era un fiore, una perla! Mi faceva guadagnare più di ogni altra…senza di lei dovrò chiudere!-
-NO!- interruppe Kilian come se si fosse ripreso da un pensiero troppo complesso- cioè, no! Non permetterò che un omicidio resti impunito…-
-mmm…si..- Lo sguardo sospettoso di Hildegard si rispostò sulla donna- Meine Frau, che dire, portatemi sul luogo del delitto, cercheremo di far luce sull’accaduto!-

Uscirono, Kilian e Nicolas sostenevano la povera Frau Starkenvögel, mentre Hildegard, Maximilian e Bastian camminavano poco distanti, seguiti da Ilselore che non riusciva a smettere di ridere.
-..Quindi scusate…Eisenstein conta 400 anime, 400 e mezza se contiamo la faccenda Nector, e abbiamo un bordello? Ma voi lo sapevate?-
-No Borgomastro- rispose Bastian, cristallino come l’aria
Maximilian intanto si fingeva interessato al selciato…
-Max?- Hildegard e Bastian lo fissavano.
-Cosa?
-Lo sapevi?
-No! ma ti pare….suvvia…io..no…
-Dove andavate tu e Bradwein venerdì scorso?- Il tono di Ilselore, misto tra la sufficienza e il veleno, fece diventare Maximilian color ciliegia, attirandosi addosso la furia della maga.
-Tu lo sapevi, elfa schifida, e non me lo hai detto?-
-tu non me lo hai chiesto!-
-Io ti strozzo!-
-Signore, – le interruppe Bastian- Mi sa che siamo arrivati..-

Giunsero davanti ad una casetta a due piani. Sull’insegna c’era disegnato un maiale Grünwald con delle lunghe trecce bionde. Fuori dalla porta si era radunato un piccolo gruppo di popolani; Alcuni piangevano, altri cercavano di consolarsi e qualcuno scuoteva la testa in segno di disapprovazione.
-Signori!- Hildegard aveva provato le battute per un momento simile molte volte- Siamo qui perchè la legge….-quando improvvisamente un ragazzo bello, biondo, i cui addominali si intravedevano anche dalla sua giacca pesante, uscì dal bordello urlando:
-Guendaline!!! Perchè?! amore mio! Ti avrei portata via da qui…Chi ha fatto una cosa così orribile ?!?-
Per quanto il giovane manzo avesse attirato l’attenzione, alla vista di Hildegard il gruppetto di uomini piangenti iniziò a disperdersi. Ognuno di loro trovò una scusa pessima per fingere di essere finito lì per sbaglio, tra cui: “come sono finito qui ?”, “ma non era la biblioteca?” e “Per gli astri mi hanno dominato!”. Salutarono tutti il borgomastro e nel giro di alcuni secondi si erano già volatilizzati.
Frau Starkenvögel, con una mossa degna del più agile dei giaguari, si liberò di Nicolas e corse a consolare il biondo.
“Povero Uwe, non ti preoccupare, ho io la soluzione, ti aiuto io…”

I nostri eroi si scambiarono un’occhiata e decisero all’unanimità che una cruenta scena del crimine sarebbe stata un panorama ben migliore della possibile evoluzione tra la maitresse e il giovane biondo.

Sei ragazze discinte erano davanti alla porta di una stanza. Due di loro andarono incontro al gruppo di investigatori.
-Lady Hildegard!- una ragazza procace, dai capelli scuri e un taglio di capelli molto simile a quello di Hildegard le si avvicinò.
-adesso che voi siete qui, sono molto più tranquilla!- così dicendo le buttò le braccia al collo, lanciando una sguardo sornione a Maximilian.
-Freulein…vi prego!- Hildegard cercò di liberarsi- non è il caso di…ma sono fiamme quelle sulla vostra giarrettiera?-
-Si, di perline!- Si accarezzò la giarrettiera guardando Maximilian-Ai miei clienti piacciono..-
Il sopracciglio destro della maga si abbassò e scrutò Maximilian, che cercava di cambiare argomento con la stessa grazia con cui un suino grünwald si arrampicherebbe su un’abete:
-Via…..Cerchiamo le impronte…..-
-Voi due vi conoscete?
-Ma figurati..-rispose Maximilian
-Priore,-lo interruppe la ragazza squadrandolo (nds: immaginatela che mastica una versione Whanelita di un chewinggum)-come sta vostra madre? Si è ripresa dal mal di schiena?-
-Ehm, si grazie…-Rispose il Priore imbarazzato, poi si portò una mano davanti alla bocca e verso Hildegard sussurrò: ..mai vista prima…

Nella stanza la scena era orribile. Per terra, c’era il corpo esanime di una fanciulla in biancheria eccessivamente succinta. Quando Hildegard la vide sbiancò:
-Nicolas, per gli astri! scrivi: ..Questa povera fanciulla deve essere stata attaccata da qualcosa di orribile, un mago oscuro, le hanno prosciugato la vita, rubato la giovinezza, fino alla morte! Temevo che esistessero incantesimi simili, forse lui vuole vivere per sempre e si è approfittato della povera giovane..Guarda come ha ridotto la pelle…e i capelli….
-ehm…Borgomastro?- Kilian cercò di interromperla, ma Hildegard non glielo permise
-Cerchiamo! Ci deve essere un glifo, o tracce di un rito..Pensa la famiglia che dovrà piangere un corpo storpiato, nemmeno la riconosceranno…
-Hildegard!
-Che vuoi Kilian!? non vedi che sto ipotizzando?
-Aveva 82 anni!
-Ma che dici! Era la giovane che faceva guadagnare più soldi di tutte a Frau Starkenvögel!- in quel momento, si rese conto che tutti la stavano fissando.. tranne Ilselore, che rideva.
-…-
-Mia signora Hildegard- La maitresse le prese mano- Guendaline aveva 83 anni…Ed era la ragazza più richiesta… La poveraccia non riusciva ad avere nemmeno un giorno libero.-

A quel punto nemmeno l’imperscrutabile Bastian riuscì a trattenere un’espressione di disgusto.

-Sapete, lei era un’eroina! Ha visto la guerra! dava sostegno ai nostri uomini al vallo.. Bèh, a modo suo..
-Oh…-Era uno dei rari casi in cui Hildegard rimaneva senza parole.
Nicolas analizzò velocemente il corpo, cercando allo stesso tempo di toccarla il meno possibile.
-Signori.. Credo di aver risolto il caso. È stata stroncata da un infarto.. Era… D’altronde era vecchia! Lo era già una ventina d’anni fà!

-Oh!- la maitresse era visibilmente imbarazzata- meglio così! Avevo paura che ci fosse in giro un maniaco..Che dire.. Grazie, siete meravigliosi. Vi devo dare qualcosa?-
-No, Per carità!- Disse Nicolas subito prima che Hildegard riprendesse le redini della conversazione -È il nostro compito, tuttavia, mi dovrete spiegare perchè la vostra attività mi risulta nuova.. E perchè non avete mai versato l’ombra di una tassa!-
-Avete ragione, ma in genere i Borgomastri non amano i bordelli…Vi chiedo scusa, metterò tutto in regola in settimana. Per le tasse, vi chiedo, per comodità, di farvi dare direttamente i soldi da Kilian, Nicolas e Maximilian. Tanto con noi Hanno un conto aperto e mi pare che si faccia prima così..-

La strada del ritorno fù silenziosa e imbarazzante tanto quanto lo furono i funerali della vecchia prostituta il giorno seguente..

Per circa un mese nessuno di loro ebbe il coraggio di contraddire Hildegard e Bastian. Su nessun argomento.

In compenso adesso il bordello, dovendo pagare le tasse, ha alzato drasticamente i prezzi..

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