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Il problema di avere un cognome

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Il campo del Sussurro stava venendo attraversato da una dei suoi membri con passo indeciso.

Sotto richiesta diretta di Leone, che aveva bisogno di parlarle, sarebbe dovuta andare immediatamente nel suo wagon. Questo non era mai una buona cosa. Solitamente ci si poteva andare per due possibili motivazioni, diametralmente opposte: o per un incredibilmente merito o per una cazzata enorme.

Dato che non le sembrava di aver fatto nulla di così buono ultimamente, propendeva per la seconda; ma ancora peggio è che non si rendeva neanche conto di cosa avesse combinato.

Quella dozzina di metri che la separavano dal suo destino le parevano interminabili…

Come non bastasse, si sentiva l’attenzione di tutta l’élite addosso; aveva fatto l’abitudine a quella sensazione, ma questa volta tutti quegli sguardi giudicanti le pesavano dannatamente.

 Forza, vedrai che non è niente di così grave…

La ragazza si fece forza, bussò alla porta e, col consenso del suo Alfiere, la aprì.

Vi si diresse all’interno, trovando Leone seduto che, sorseggiando del liquore ambrato, osservava dei fogli.

Oh ma chi abbiamo qui tra noi?! La mia carissima Irma! È da un bel po’ che non ti incrociavo. Dimmi Irma, come vanno le cose?

A queste parole la preoccupazione non accennò a diminuire e un nodo le si formò alla gola impedendole di proferire alcun ché. Non riusciva mai a comprendere appieno i reali toni del suo Alfiere e questo le instillava una terribile soggezione.

Da quanto ci conosciamo, Irma? Ormai da diversi anni… Da prima che ci ritrovassimo tutti in queste “amabilissime” terre! E tu, nonostante tutto quello che ti ho dato, sei stata ancora mancante…

Con l’ultima frase la ragazza sprofondò nel cupo terrore e iniziò a cercare tra le ombre a destra e a manca, come se da un momento all’altro potesse uscirne qualcuno per tagliarle la gola e porre fine a quel tormento.

Dopo tutti questi anni non ti sei trovata ancora un cognome come élite!  Lo trovo davvero inammissibile da una che è stata tra i PRIMI membri del Sussurro. Quindi… Hai fino al calar del sole per porre rimedio. Altrimenti lo farò io stesso, ma stai attenta: sarà tutt’altro che piacevole nei tuoi confronti….

E ora va’, che ho da fare.

Sentì la tensione scoppiare come una bolla di sapone e di colpo la pressione le calò facendole rischiare lo svenimento; riuscì in un sussurro che sarebbe dovuto essere un grazie, continuando con leggeri cenni col capo. Poi a gran passi si guadagnò l’uscita.

Stava però sottovalutando decisamente la questione.

 Ho bisogno di un bel calice di vino che mi tiri su dopo quel cavolo di spavento… Ma poi per cosa?? Per trovare un “cognome da Masnada”!? Non ci ho mai pensato davvero ma in ogni caso quanto potrà essere difficile trovarne uno decente? Pff, ci metterò pochi attimi!

Pensiamo: qualcosa in cui sono brava e che sono solita fare qui al campo… Spesso cucino dei pasti semplici, sono brava con marmellate e dolci, quindi… Cucinieri? Oddei no, meglio evitare un cognome così rassomigliante a quello di Leone.

 Aiutanti allora! No… che poi può sembrare troppo simile a Consiglieri e non ho proprio voglia di sorbirmi delle pesate estreme da Ildebrando ogni singola volta che lo incontro.

 Pensa Irma! Non può essere DAVVERO così difficile! Prova a scavare più nel tuo passato, quando eri ancora a Scentiar…

 Ci sono! Alla mia vecchia signora spesso facevo delle belle acconciature e quindi… No aspetta, in cosa ti stai infilando, Irma?!? Davvero vorresti avere un cognome similare a QUELLO?? Come minimo ti sgozza nel sonno anche solo per averlo pensato!

Un calice veniva riempito e subito dopo svuotato come fosse stato d’acqua ad ogni pensiero della ragazza… Questi si facevano sempre più nebulosi mentre il tempo, inesorabile, passava.

 Essendo stata una delle prime ad affiliarsi, potrei considerarmi parte della sua corte più privata.. quindi Cortigiane? Sì, brava, poi così mi sentirei dare della prostituta a vita.

 Ragioniamo… Idea! Dato che sempre alla mia vecchia signora a Scentiar facevo dei gran massaggi decontratturanti potrebbe essere Massaggiatrici… no, stesso discorso di prima, anzi peggio.

 Ma è mai possibile che o rischio di assomigliare a chi più degno di nota qua dentro o devo passare per una poco di buono?? E solo perché sono donna! Non è accettabile questa situazione, mi merito almeno un altro calice!  Magari Ellesham mi fornirà consiglio…

Svariate bevute dopo, la donna si assopì a causa dell’alcool stringendo il simbolo della propria dea tra le mani e così passarono diverse ore prima del suo risveglio.

Come mai tutto questo rosso??

 Oddei non avrò mica versato del preziosissimo alcol??
 Oh no…
 Oh nonono, molto peggio! È già il tramonto e non ho ancora nemmeno uno straccio di un’idea!

Eccoti Irma, ti stavo cercando. Allora sei riuscita a trovare il tuo cognome finalmente?

Leone apparse dal nulla come un’ombra facendo prendere un piccolo infarto alla ragazza.

Veramente… il mio cognome…

Beh, poco importa ormai… È tardi! Il tramonto è già passato perciò il tuo cognome sarà…

Stava cercando di prepararsi al peggio, quando un paio di compagni richiamarono l’attenzione di Leone “per cose importanti” a detta loro.

Nel mentre, in lontananza, Irma notò sgambettare nella sua direzione quello che sembrava essere un gatto. Mentre questo di faceva sempre più vicino lei si rese conto che era troppo metallico: sembrava sferragliare come un attrezzo alchemico. Non riuscì a pensare che fosse un’allucinazione dovuta al troppo vino, non poteva credere quello che coglievano i suoi occhi le sembrava dannatamente vero. Era un diavolo di distillatore che  sinuosamente era sbucato da un cespuglio e come un gatto le stava correndo incontro…  Poco prima che l’alfiere si rigirasse verso di lei, quell’arnese le saltò tra le braccia tornando a essere inerte.

Dove eravamo rimasti? Ah sì, il tuo cognome sarà… Aspetta, cos’hai in mano? …Ma quello è il distillatore di Millus?? Ma dovrebbe essere andato perso a Ramana! Come fai ad averlo te?

Io… non…

La solita modesta, sei sempre stata brava a trovare qualsiasi oggetto di possibile importanza per la Masnada! … Aspetta! Questo sarà il tuo cognome: Trovarobe! Non era quello che avevo programmato in origine ma te lo sei meritato!

Dopo tutto lo stress sopportato nell’arco della giornata, la donna vacillò crollando…
Irma Trovarobe poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.

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