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THERSA – La cerca della reliquia
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Categoria: Voci dal Ducato
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Sulla via per Doğru Görme i patrioti della Torre Scarlatta hanno ricevuto una notizia a dir poco eclatante… stando alle scoperte recentemente fatte da un alto prelato thersiano stabilitosi da anni presso gli uffizi capitolini di Ifhazar, il Cardinale Abraham Düran, è recentemente emersa una pista concreta per risalire all’ubicazione delle sante reliquie di Lady Lisbeth, devota compagna di Sant Elleron e celeberrima martire del Cavalierato.

La fanciulla si consegnò spontaneamente agli sgherri imperiali per coprire la ritirata del cavaliere del Tramontano e dopo esser stata orribilmente torturata per molti dì e notti ella infine venne giustiziata. Il corpo di Lisbeth fu quindi smembrato e cinque parti (la testa, le mani e i piedi) furono esposte in altrettanti Ducati come monito per chiunque avesse intenzione di sfidare l’egida di Falcon. Si presume che successivamente l’Impero iniziò a temere che le reliquie della donna potessero divenire oggetto di venerazione per i seguaci degli Astri e decise quindi di occultarle in ignoti nascondigli.

Al termine di un’alacre opera di documentazione protrattasi per anni il Cardinale Düran è riuscito a rinvenire due editti falconiti con insiti indizi concreti legati alla sorte ultima delle reliquie. In uno di questi vetusti grimori si contemplava proprio la contrada di Doğru Görme e questo è stato sufficiente per persuadere l’alta corte di Thersa a dare ai propri delegati diretti ad Athar l’incarico di effettuare approfondite ricerche in loco…

 

Per grazia degli Astri l’impresa si è conclusa con successo e le ossa della mano manca della martire sono infine state tratte fuori da uno scrigno stregato celato nella boscaglia. La delegazione thersiana fa dunque ritorno in patria recando con sé un preziosissimo emblema di fede e al gaudio suscitato da quest’annuncio si unisce tuttavia la preoccupazione per le rivendicazioni che potrebbero emergere in seno al clero… è infatti probabile che il Cardinale, dato il suo rango nella chiesa, esigerà che la reliquia sia affidata alla custodia di quanti occupano i vertici della gerarchia diocesana e questo alla lunga potrebbe rendere il cimelio difficilmente ‘fruibile’ per le masse di fedeli che difficilmente potranno aver accesso alle grandi abbazie o curie.