Nella stesso frangente anche il terribile golem è giunto entro la valle di Herem e la sua devastante furia si è abbattuta sulle genti fedeli al Clan Kerr, causando autentici massacri nell’intera contrada.

Seguendo la traccia offerta da un mercante presso Khamun e le informazioni insite in un documento recuperato a Gründorf, la corte dell’Orsa ha condotto dunque una scrupolosa cerca presso Herem allo scopo di rinvenire la pietra fatata in cui si vociferava fosse intrappolato l’ignoto individuo che legato alla “mente” del golem.

La gemma è stata alfine rinvenuta sotto un vecchio falò e grazie a uno scaltro stratagemma i cortigiani di Gardan sono riusciti ad infrangerla facendo sì che l’antico costrutto la distruggesse di propria sponte...

Sotto lo sguardo attonito delle corti ducali, la “mente” prigioniera si è materializza all’interno della corazza del golem, palesandosi come il possente Frenhin Erik Mac Dussell, il Sire dell’Orsa scomparso due anni orsono nel corso delle infami imboscate ordite dai “Cuori di Ferro”.

L’uomo, svuotato di gran parte della propria essenza vitale e ridotto in precarie condizioni di salute, si è riunito così all’amata figlia Logan, lasciando quantomeno attoniti i presenti...

Con la rocambolesca risoluzione della questione legata al Golem, Lady Olivia Cleeland ha annunciato il termine della celebre Heldprov indetta ormai molte lune orsono (sembrando a prossima risoluzione anche la questione dei berserker): la Bunaidh ha tuttavia rivelato che ancora alcune valutazioni devono esser fatte prima di decretare chi tra Mac Dussel, Kerr e Munroe possa proclamarsi vincitore...

La Signora di Gardan Lady Logan Elestran Mac Dussel, nei primi di della Luna di Elthrai, ha indetto una chiamata d’arme per perlustrare la selva di Herem: durante tale incontro la reggenza gardanita ha stretto un sodalizio con i druidi delle Valli allo scopo di far luce sull’oscuro potere che i seguaci dei Magi stanno infondendo nel suolo di Gardan.

Nella zona infatti sono stati avvistati numerosi predoni della Malorda, seguiti come un'ombra da sanguinarie sacche dei berserker, che hanno inflitto dolorose perdite ai militi dell’Orsa che tentavano di snidarli.

Nel bosco locale è stato inoltre rinvenuto un empio diagramma nel quale stava in attesa un immondo abominio legato al reame elementale della Terra. Un esame dell’area profana ha svelato come il nefando spirito fosse legato al tenebroso ‘flusso’ venuto alla luce grazie alle rivelazioni offerte dalla “Via del Vespro”.

Le schiere ducali non sono riuscite tuttavia a bandire l’abominio e gli accoliti della Malorda, dopo averlo evocato, gli hanno consentito la fuga da Herem.

Nonostante ciò, tuttavia, sembra giunta ad agognato epilogo la questione dei berserker e la loro schiavitù per i biechi intenti della Malorda: tale prodigioso ausilio risulta provenire dal prode Lord Fineàl Munroe, valente Bunaidh della corte gardanita.

La delegazione dell'Orsa, giunta presso Khamum per recuperare gli scritti della celeberrima Magistra dell'Arte Lady Adalet Dakhal ibn Faruk per la forgia di un arma in grado di fermare il Golem che imperversa entro Gardan, ha fatto ritorno entro le proprie lande ottenendo si ciò che bramava ma pagandolo tuttavia con un amaro tradimento.

Sebbene il risveglio della corte di Khamun abbia permesso ai caparbi figli dell'Orsa di interagire direttamente con la Magistra, a conti fatti il di lei aiuto si è rivelato tutt'altro che privo di interesse: infatti, se da un lato costei ha esaudito la richiesta postale, creando ella stessa l'arma per mezzo di guanti speciali che permettevano al suo spirito di interagire col mondo materiale, dall'altro, sempre mediante tali manufatti, Adalet ha favorito la fuga degli individui incappucciati che hanno trafugato delle fiali presenti in una stanza segreta della Qasba.

Poco prima di scomparire la Magistra ha rimesso il suo spirito alla setta nota come Dogma, lasciando i presenti nel più atroce sbalordimento: la forga dell'arma mistica è dunque da considerarsi un miracolo dell'Arte o una sventura da evitare?

Il dilagare ormai della piaga dei "senza riposo" ha indotto la corte thersiana ad intraprendere ogni misura utile a comprenderne a fondo il meccanismo: grazie all'ausilio dell'imbalsamatore di Khamun è stato infatti possibile allestire un rito in grado di scrutare il percorso che un'anima irrequieta affronta dopo la morte.

Mediante le visioni scaturite da tale rito, infatti, è stato possibile comprendere come l'anima andasse incontro, dopo il decesso, ad una sorta di ‘migrazione’ da Thersa fino ad Athar passando lungo il confine tra mondo terreno e oltretomba. In questo tragitto  l’anima dapprima veniva imprigionata in un baratro d’ombre, poi torturata da tre abominevoli esseri affini alle potenze elementali (acqua, terra e fuoco) e infine essa ardeva in un rogo il cui fuoco appariva simile alla “fiamma immonda” invocata da Ammon presso Khamun al termine del Concistoro.

Tali rivelazioni sono state tuttavia pagate a caro prezzo dagli individui che in passato erano stati riportati in vita tramite i prodigi delle sacre catacombe. L’occulto potere del rito ha infatti influenzato l’anima lacerata di costoro, tormentandoli con cupe visioni legate al fatidico momento del decesso.

Desta in particolare scalpore il flashback evocato nella mente dell’Obermarschall Vladilena Krutchow, la quale in una concitata crisi di pazzia ha rivissuto il drammatico evento in cui il suo villaggio natio fu distrutto dai bruti della Tirannia... per ciò che si sa tuttavia la Gran Conestabile della Torre non è mai perita e quindi il fatto che ella sia caduta vittima dei nefasti effetti del rito desta inquietanti interrogativi nelle menti dei patrioti thersiani.

Per le terre del Leone è iniziata ufficialmente la campagna di vaccinazione di massa contro il Morghig, resa possibile soprattutto dagli studi portati avanti da eminenti membri della corte stessa: tale manovra tuttavia ha portato durante il Regio Concistoro a conseguenze del tutto inattese.

Presso il borgo di Yetron, infatti, alcuni popolani seguaci di dell' “Unico Dio” hanno raccontato di visioni terrificanti presumibilmente vincolate alla stessa somministrazione del vaccino. Ciò ha portato la vasta comunità di fede monoteista ad accogliere con profondo scetticismo tale campagna, inducendo perfino la Gran Kal'Esir Jaina Intissar ad intervenire in merito. Nonostante il palese ordine del Rahis infatti la donna si è frapposta tra i monoteisti di Yetron ed il portavoce ufficiale della reggenza athariana, allo scopo, per lo più, di ritardarne la vaccinazione.

La corte del Leone ivi riunita ha vissuto momenti di grande tensione, culminati con la partenza della Gran Kal'Esir ed i monoteisti da lei protetti: altri eminenti membri della società athariana hanno seguito Lady Jaina e fra di essi spicca senza dubbio una misconosciuta beduina, rispondente al nome di Shereen, giunta alla ribalta nel corso del medesimo Concistoro per aver accolto nel proprio ventre il feto dell'erede di Lady Khameela in possesso del frammento del mistico Sigillo di Khamun.