La delegazione delle corti dell'Orifiamma, durante i primi dì della novella stagione, è stata testimone, suo malgrado, di un prodigio senza precedenti: in seguito alle perverse macchinazioni di Raja Dalmasca, la corte che per ultima aveva regnato presso Khamun si è incredibilmente risvegliata dal suo torpore centenario. L'ultima Signora della Qasba Lady Khameela Amir ibn Umar Dalmasca e le sue consigliere, la Magistra Adalet Dakhal ibn Faruk e Inaya Issam ibn Omar, sono state testimoni del rinverdirsi dell'antica faida tra i di lei figli gemelli: a niente sono valse le preghiere della madre, Maryam e Muhsin si sono dichiarati guerra durante i di del Regio Concistoro e, loro malgrado, anche le corti dell'Orifiamma hanno dovuto prendervi parte...

Tra i due, Mushin ha alfine avuto la meglio, decretando la spaccatura, insanabile, del “sigillo” di cui i gemelli erano portatori. Tale occulto potere era infatti una sorta di eredità condivisa da tutti i discendenti della reggenza di Kahmun,  uno spirito che garantiva,  con la sua integrità,  la protezione delle lande del Leone dagli esecrabili venti della magia oscura.

Tale scisma, tramato nell'ombra dall'infida Raja, ha infine permesso ad Ammon,  la creatura demoniaca evocata durante lo scorso Regio Conclave, di invocare entro le assolate regioni athariane una sorgente d’immondo fuoco infernale di cui tuttora sfugge il reale scopo...

Ciò che per certo è stato possibile constatare, tuttavia, è che quanto rimasto del “sigillo” originale risiede attualmente nel ventre di una giovane beduina della corte del Leone. Quali che siano i cupi risvolti dell'intricata vicenda, attualmente non sembra possibile carpirne appieno ogni dettaglio; in particolare desta molteplici dubbi l’avvento presso Khamun di sconosciuti predoni mascherati che hanno trafugato dalle sale della Qasba una coppia di fiale stregate presumibilmente legate allo spirito dei gemelli rivali e contenenti un mistico fluido di origine ignota.

Presso il Simposio di Goodstone non è passata certo inosservata la presenza di un algido portavoce della schiatta Steiner, il burbero Maresciallo Rutrig, né è sfuggito l’aspro negoziato da egli intrattenuto in tarda serata col secondogenito dell’Oberstführer di Thersa, il giovane Lord Klaus Von Hassel.

Non è certo cosa ignota l’attuale divergenza d’opinione che sembra cagionar accesi contrasti tra la nobile reggenza della Torre e l’inflessibile schiatta della Viverna. L’anima militarista degli Steiner da molte lune ormai rivendica una maggior attenzione da parte dell’alta corte thersiana e scaglia un forte anatema contro l’ausilio concesso da questa alle istituzioni ecclesiastiche, come avvenuto in occasione del rceente principio della “purga delle rose”.

Per certo si ritiene che la delegazione della Torre Scarlatta si sia profusa in un considerevole sforzo diplomatico onde stemperare l’astio della Viverna e cercare di offrir ad essa un ruolo gradito nel precario intreccio che al momento unisce il potere secolare a quello clericale. In ogni caso Sir Rutrig, sebbene apparentemente soddisfatto degli accordi maturati, ha ugualmente preteso che Lord Klaus incrociasse la spada con lui onde onorar la brutale tradizione dell’ “ordalia del ferro”. L’atteggiamento mostrato dal figlio del Duca nel corso della tenzone ha messo in evidenza un ardimento per molti inatteso ma nondimeno egli infine ha dovuto ceder alla superiore abilità d’arme dell’avversario... lasciando così una nuova bruciante piaga aperta nei rapporti tra le casate thersiane.

I patrioti della Torre guardano con molta apprensione ai futuri sviluppi di questa controversa vicenda e al momento il fato del Ducato dello Scirocco resta in bilico su un sottile filo di lama.

Il solenne Simposio di Goodstone è stato funestato da una rocambolesca sequela di cupi eventi da cui di ora in ora è emerso un contorto intreccio di verità e misteri.

Sin dal principio della celebrazione una ferrea volontà di riscatto è apparsa ben viva nelle nobili autorità gardanite riunite in concilio e da più eminenti bocche sono stati proferiti consigli degni di nota. Tra le varie proposte discusse spicca in primis quella di Lord Finèal Munroe, il quale ha paventato l’idea di attinger all’ancestrale sapere dei maestri alchimisti che nei secoli arcaici cooperarono con gli impareggiabili artigiani della Lega dell’Acciaio onde forgiar un’arma mistica in grado di neutralizzar il terribile golem privo di controllo.

Dal canto suo la prode Duchessa Logan Elestran Mac Dussel per l’intero Simposio è stata tormentata dal germe del rancore e della frustrazione, condizione esasperata dalla grave menomazione subita poche lune addietro presso i boschi di Balnorn. In molteplici frangenti la Signora dell’Orsa ha dato adito a feroci sfoghi di rabbia che hanno a dir poco atterrito i leali cortigiani e in seguito ella è caduta vittima di un’insidia ancor più nefasta dell’ira… non a caso una nutrita schiera dei folli berserker che al momento stanno insanguinando il suolo delle Grandi Cime sono piombati di punto in bianco presso Goodstone e nel corso di numerosi assalti hanno tentato di abbatter la reggente di Gardan! Grazie all’ausilio dei suoi devoti gregari Lady Logan è riuscita a scampata a tale calamità ma infine è stata costretta a ritirarsi dopo esser crollata esausta.

Il congedo della Duchessa ha quindi fatto da preludio alle ore più buie di questa drammatica notte. Negli scantinati della magione è stato difatti rinvenuto un glifo stregato piazzato da ignoti cospiratori a presidio di un nascondiglio segreto. Nel corso della sera l’icona fatata ha evocato nel mondo terreno alcuni spiriti del Reame del Fuoco , l’ultimo dei quali ha letteralmente ridotto in cenere la stanza celata… ciò ha reso alquanto evidente come il glifo avesse lo scopo di far piazza pulita degli “scheletri” stipati in quell’insolito ‘armadio’.

Il nascondiglio è stato tuttavia violato dalle corti dell’Orifiamma prima dell’avvento dell’entità distruttrice e si vocifera che al suo interno siano stati trovati indizi che potrebbero recar le attuali indagini delle istituzioni ducali a svolte cruciali.

In ultima battuta la mirabile “bussola elementale” esibita da Lord Aulay in occasione del Simposio ha dato fin troppo presto prova del suo potere. All’improvviso il congegno fatato ha annunciato l’imminente arrivo del golem ed entro pochi giri di clessidra il temibile costrutto ha sbriciolato una delle mura di Goodstone per poi seminar il panico tra gli attoniti ospiti.

Stavolta il guardiano mistico non ha caricato a testa bassa quanti lo circondavano ma, al pari dei berserker comparsi in precedenza, ha diretto il suo tremendo attacco contro un bersaglio ben preciso… quanti hanno invano tentato di arrestare l’avanzata del golem lo hanno così visto aggredir con furia spietata il valente Gran Conestabile Garreth Kerr, riducendolo in breve quasi in fin di vita! Tuttavia proprio mentre il costrutto stava per infligger a Lord Garreth il fatidico colpo di grazia una sorta d’ignoto sortilegio ha preso a deviar ogni suo affondo, finché il golem non è di nuovo svanito nel nulla.

In quel momento un lampo accecante è esploso ai piani alti di Goodstone e quando i presenti si sono precipitati lì sono rimasti a dir poco di stucco nel trovarsi innanzi all’abominevole Magus della Bocca, uno dei famigerati negromanti redivivi dell’empia setta del “Pentamalo”. Contro ogni previsione il Magus si è tuttavia volatilizzato in un batter d’occhio, lasciando a terra un vecchio grimorio runico. Il successivo esame della pergamena ha svelato come in essa fosse infuso un potente incantesimo in grado di assicurar una solida protezione a un singolo soggetto.

 Inutile dire come questa fitta trama di eclatanti eventi sia destinata a sollevar entro breve nuovi interrogativi tanto nei figli dell’Orsa quanto nei loro fieri alleati… segnando così l’ennesima tappa della perigliosa via che le genti dell’Orifiamma vedono dipanarsi all’orizzonte dell’anno ventesimo settimo.

Il Simposio dell’Arcione ha fornito al clero di Athar l’ennesima occasione per porre a confronto le avverse visioni ideologiche che al momento si stanno contendendo l’anima della comunità dei fedeli del Ducato del Leone.

Si vocifera infatti di possibili rapporti intercorsi tra esponenti dell’Ecclesiarchia politeista e del culto monoteista di Hor-Yama con le delegazioni straniere dell’Orsa e della Torre. Sebbene gli scopi di tali contatti non siano emersi pubblicamente, inizia ad apparir chiaro a molti come le alterne fazioni religiose athariane si stiano approcciando con crescente interesse alla diplomazia d’oltre confine. La grave diatriba in auge nei feudi del Leone sembra in procinto di abbandonar il contesto dell’attuale lotta intestina e assumer connotati via via più allarmanti in tutte le lande dell’Orifiamma.

Come scure nubi all’orizzonte si intravedono le avvisaglie di un immane turbamento e quando la tempesta scatenerà il suo diluvio ben pochi potranno goder d’un qualche riparo per sottrarsi da questo.

Giunge dalle remote contrade di Gründorf la notizia dell'intenzione della Corte del Leone di principiare una vasta opera di profilassi contro il letale morghig agli inizi del nuovo anno, avvalendosi dell’elisir miracoloso ottenuto nel corso del recente Conclave di Vencenslot.

In occasione delle esequie commemorative per il compianto Leupold Veberk, l'Obertsfürher in persona ha disposto la cooperazione tra il sacro ordine degli Ospedalieri di Thersa ed i delegati del Leone giunti a Gründorf per stilare uno statuto volto a minimizzare i rischi e gli effetti collaterali della vaccinazione.