L’avvento presso Alan-Zambak delle delegazioni ducali, giunte tramite il passaggio del Sottomondo, ha fatto si che i presenti potessero ricevere ragguagli sulla situazione interna di Athar da parte del Pretore pro tempore Lady Nazeera Dalmasca, Giudice delle Sentinelle Arcane. Ella ha fatto sapere come attualmente il caos regni sovrano nelle terre del Leone, poiché in molti, soprattutto tra coloro che avrebbero dovuto guidare il popolo in questo grave momento di crisi, hanno deciso di abbandonare i propri incarichi istituzionali, intimoriti verosimilmente dalle minacce di colei che si fregia del nome di Untrice.

 

  Presso il borgo, le delegazioni ducali hanno inoltre scoperto un complotto ordito proprio dai gregari di quest’ultima, volto a raccogliere il sangue dei molti feriti locali tramite il furto di bende perpetrato presso i ricoveri del feudo.

 

  Grazie alla sagacia dei presenti, non solo dunque è stato possibile sventare tale complotto ma anche eliminare l’ancella della stessa Untrice, Nantima: analizzando i suoi effetti, inoltre, sono stati recuperati preziosi appunti, presumibilmente legati all’ignota figura del “Sire del morbo” scoperta in occasione del Regio Conclave di Vencenslot.

 

  Sembra cominciare a dipanarsi la sordida foschia che avvolge l’odiata nemica dei figli del Leone: ciò che il popolo athariano si chiede è se non sia ormai troppo tardi...

 

§ Il ritrovamento presso Thersa della celebre reliquia nota come “Usbergo dei Giusti” ha donato nuova speranza alle delegazioni ducali: essa è stata dunque trasporta presso la Magione dei Sodali in occasione del Regio Conclave.

§ L'avvento presso Vencenslot di un’orda proveniente dai domini della Tirannia e capeggiata dal famigerato Hobgar il “Guercio”, ha indotto i presenti a sfruttare il mistico potere dell'Usbergo. La schiera in oggetto infatti era in possesso di una fiasca contenete sangue strappato a numerose vittime sacrificali e intendeva versarla presso l’empio portale situato nella Magione dei Sodali onde sostenere l’oscuro potere di Ammon.

§ L’orda è stata infine respinta dalla strenua resistenza delle delegazioni ducali ma al termine dello scontro l’Oberstführer Kaspar Von Hassel è improvvisamente crollato sotto lo sguardo attonito dei presenti. In quel momento lo scudo fissato sull’ “Usbergo dei Giusti” è caduto al suolo, mostrando il nome del Sire della Torre tracciato sulla parte posteriore. Stando a quanto si è potuto dedurre dell’accaduto, Lord Kaspar è caduto vittima di un ignoto complotto volto a legare la sua essenza vitale alla reliquia… così facendo difatti i letali attacchi assorbiti dal potere dello scudo nel corso del brutale scontro con Hobgar hanno lentamente logorato la vita stessa del Duca, finendo così per stroncarlo.

§ La morte di Lord Kaspar, al pari di quella del Rahis Karim Komein occorsa poche lune addietro, ha causato grande sgomento tra le corti dell’Orifiamma. Privi di due delle fondamentali guide del tempo odierno, le genti dei Ducati guardano con estremo timore al tempo venturo.

§ Un gruppo di sciamani gardaniti tra i più intransigenti presso Vencenslot ha annunciato un feroce “anatema” rivolto contro le corti ducali, accusate essenzialmente di non aver contrastato, se non addirittura di aver favorito, il contorto piano intrapreso dal Dogma.

§ Il rito perpetrato dagli sciamani era volto al fine di rintracciare e ridestare uno dei leggendari “primordi” gardaniti, ancestrali guardiani del patrimonio naturale da cui si ritiene furono carpiti i rudimenti per la costruzione dei golem.

§ Tale rito, nonostante l'intervento delle corti ducali, ha portato al risveglio del Primordio della Flora, incaricato dagli sciamani di distruggere ogni elemento legato alla “profanazione della terra”.

§ Nel periodo immediatamente successivo alla chiusura del Regio Conclave, il costrutto ha inflitto ingenti danni a luoghi profani controllati dagli adepti della Malorda (fra gli altri, sono stati duramente colpiti i famigerati “menhir maledetti”): tuttavia, sotto la sua furia distruttrice, sono stati divelti anche molti luoghi ‘innocui’ di Gardan (su tutti, diversi siti minerari sono stati gravemnte danneggiati).

§ Il golpe intrapreso da una coalizione di Vassalli della casata Steiner entro i feudi del Südenmark ha portato alla creazione di una regione autonoma chiamata “Marca della Viverna”.

§ Lord Hugo Steiner in persona, giunto presso Vencenslot, ha annunciato pubblicamente la nascita della “Marca”: egli ha anche informato i presenti come in tali territori dominati dai traditori Steiner siano presenti ingenti risorse militari e materiali nonchè nobili ostaggi, tra cui niente meno che Lady Inge Schwarzrose.

§ In risposta a tale nunzio, la corte della Torre ha cercato di strappare condizioni favorevoli e la liberazioni degli ostaggi agli esponenti della “Marca” invocando la tradizione dell’ “ordalia del ferro”.

§ Delle tre tenzoni combattute nel corso dell’ “ordalia”, tuttavia, due sono state vinte dai gregari di Lord Hugo, il quale ha così ottenuto la cessione dell’ “Usbergo del Vallo” e della “Stella di Ferro” da parte dell’Oberstführer.

§ Il colpo di stato occorso entro Thersa ha inoltre causato gravi disordini nelle comunità di fede. Molti alti prelati, accusati di aver caldeggiato il tradimento degli Steiner, sono stati infatti linciati o addirittura costretti alla fuga da gruppi di fanatici prevalentemente appartenenti a ordini monastici.

§ Tra i chierici fuggiaschi vi era anche Lady Osberta Von Goldhor, considerata il contabile dei massimi esponenti delle Diocesi thersiane. La nobildonna si è rifugiata quindi presso Vencenslot e qui è riuscita a stento a sfuggire a numerosi assalti intrapresi dalle orde degli invasati.

§ Al momento Lady Osberta, miracolosamente sopravvissuta ai numerosi attentati, sta ripagando la protezione ricevuta cooperando con la propria corte, al fine di agevolare il recupero dei patrimoni dispersi appartenuti ai prelati caduti vittima dei recenti tumulti.

§ Il messaggio mistico diffuso dall’Untrice tra le genti athariane, compresa la delegazione del Leone riunita presso Vencenslot, ha gettato scompiglio tra i presenti. La strega ha infatti imposto all’intero popolo di Athar un esecrabile ricatto, asserendo d’esser in grado di uccidere ogni nativo del Ducato. In particolare agli interpellati è stato richiesto di lasciare la propria nazione o di giurare lealtà all’Untrice versando il proprio sangue all’interno di ricettacoli profani chiamati “offertori”.

§ Il ricatto ha indotto gran parte delle genti athariane a migrare in massa presso le regioni occidentali di Gardan, sollevando così grave preoccupazione e scontento tra i Vassalli del Ducato dell’Orsa. Un’efficace azione diplomatica ha tuttavia permesso di moderare il clima di tensione e di elaborare adeguate misure volte a far fronte all’arduo scenario futuro.

§ Quanti hanno ceduto al ricatto, votandosi all’Untrice, sono stati indotti a compiere terribili crimini tra cui un attentato a danno della Gran Kal’Esir Jaina Intissar.

§ Infine la corte del Leone è riuscita nell’intento di liberare un vecchio passaggio del Sottomondo esteso tra Vencenslot e i sobborghi di Khanam. Questa via ha consentito al governo athariano di recuperare preziose risorse rimaste isolate in patria e di consentire agli esuli di spostarsi senza esporsi a gravi insidie. Infatti, solo durante la metà della luna del Mago la delegazione athariana ha potuto fare ritorno entro i lidi natali.

§ Anche le spoglie di Sua Grazia il defunto Rahis hanno ottenuto dai messi Inquisitori il benestare per rientrare in patria: dopo un'iniziale opposizione della Rosa Damoclis, la corte del Leone è riuscita ad allontanare dallo stimato estinto ogni responsabilità nel ritorno dell'esecrabile Untrice, facendo in modo che egli ottenesse dunque tutti gli onori del caso.