Strumenti Utente

Strumenti Sito


l_ombra_della_fede

Questa è una vecchia versione del documento!


L’Ombra della Fede

“Uni salus alteri damnatio”

Trad. “La salvezza dell’uno procura la dannazione dell’altro”

(un ignoto pellegrino)

Nell’Era del Regno il valore della fede ha assunto connotati assai differenti presso ciascun popolo o comunità. Per alcuni, come le nobili schiatte dei Ducati, la devozione rappresenta una virtù imprescindibile per l’uomo, il quale è chiamato ad accostarla a ogni sua attività quotidiana. Per altri, come le intraprendenti genti delle Contee, la fede è poco più che mera superstizione: buona solo per propiziare un po’ di fortuna quando si sta per affrontare un’ambiziosa impresa. Altri ancora, come i veterani delle Piane, rispettano le fedi che ispirano le gesta dell’uomo ma al contempo avversano quelle più ortodosse, imputandogli i molti mali causati dal fanatismo nel corso delle ultime decadi. In questo scenario spiccano i tre principali pantheon di Whanel: il Firmamento, basato sulla venerazione degli Arcangeli e degli Astri, il Pandemonio, diviso nell’accezione canonica di “argine del male” e nella visione imperiale del “nuovo ordine” di recente bandita dal Regno, e il vasto insieme di culti apocrifi che traggono ispirazione dalle figure mitologiche.


:pandemonio.jpg?299x126

Pandemonio

Nelle prime Ere il culto del Pandemonio appariva come una sorta di religione apotropaica in cui gli adepti cercavano di scongiurare la corruzione della Piaga venerando in pari misura le quattro entità coinvolte nella “lotta ancestrale” (i due Arcangeli e i due Protodemoni). Se le forze dei contendenti fossero rimaste uniformi, il Pandemonio avrebbe difatti assicurato l’equilibrio delle entità cosmiche così come quello delle genti terrene. Durante l’Era dei Quattro il verbo dell’Anthologon diffuse un concetto alternativo del pantheon. Dopo essersi uniti nella lotta, gli Arcangeli e i Protodemoni si sarebbero distaccati dalle loro stirpi, divenendo un singolo “divino fattore” dal quale sarebbe poi scaturito il Creato di Whanel così come l’arbitrio degli uomini. Nel tempo attuale un esiguo numero di seguaci ha ripreso a venerare il dogma originale ma è opinione di alcuni che all’interno di queste sacche possa annidarsi ciò che resta della chiesa imperiale.

  • Betlegeuse/Ashnog (Precetto: “Il forte guiderà i deboli”, Simbolo: Elmo con corna): Il Sommo Duce insegna come solo la forza, intesa come capacità d’imporre il proprio volere, possa consentire all’uomo di emergere dalla “mediocrità delle masse”. I forti hanno il dovere di guidare i deboli così come i deboli di dimostrare disciplina e obbedienza al cospetto dei forti. Un tempo il culto del Duce era il braccio esecutivo dell’Impero mentre adesso i suoi seguaci annoverano arcigni veterani d’arme o inflessibili funzionari che occupano posizioni autorevoli nelle istituzioni.
  • Ghator/Caliban (Precetto: “Sciogli ogni segreto”, Simbolo: Sette occhi): L’Omniveggente brama la conoscenza in ogni sua espressione ed esorta a custodirla col massimo riserbo. Chi, per ignoranza o incompetenza, non è in grado di afferrare le sottili sfumature dello scibile non è altro che uno strumento in balia dell’altrui volere. Agli accoliti di Caliban era affidata la custodia dei prestigiosi archivi imperiali mentre nell’Era del Regno chi venera Ghator trova il suo ruolo naturale nella Regia Università o come consulente per chi indaga sui più astrusi misteri.
  • Jabir/Ronan (Precetto: “Scruta nell’animo altrui e dissimula il tuo”, Simbolo: Cuore umano cinto da catene): Il Molteplice sa carpire le ‘corde’ che muovono ogni gruppo o società, piegandole a proprio vantaggio. Al contempo i suoi seguaci sanno occultare ogni azione o pensiero, costruendosi un’efficace facciata per operare in qualsiasi ambito. Gli adepti di Ronan costituivano la fitta trama d’informatori, spie e sicari che agivano per conto dell’Impero e al giorno d’oggi chi segue Jabir svolge mansioni simili per conto del Regno.
  • Rigel/Talon (Precetto: “Non recedere dai tuoi propositi”, Simbolo: Cranio umano o animale): Per l’Incorrotto niente è più solenne del concepire un ambizioso disegno e unire le proprie forze per realizzarlo. Indipendentemente dalla meta ultima, tutti i fedeli devono contribuire e fallire lungo il cammino è di gran lunga preferibile alla rinuncia. Nell’Era dei Quattro i più autorevoli araldi di Talon erano soliti proclamare solenni editti mentre adesso del culto di Rigel non restano che pochi profeti desiderosi di affiancare quanti prendono parte a grandi imprese.

Culti apocrifi

Queste fedi non celebrano le remote entità del Cosmo bensì peculiari esseri vincolati al Creato. In molti casi si tratta di Longevi o più raramente di Effimeri che hanno compiuto epiche gesta, lasciando prove tangibili come manufatti, reliquie o misteriosi portenti. Piuttosto che esaltare la spiritualità, i culti apocrifi coinvolgono gli aspetti mondani della fede e in molti casi è possibile “toccare con mano” le loro manifestazioni.

I culti apocrifi professati presso la regione di Whanel che ospiterà la Cronaca si basano perlopiù sull’adorazione degli enigmatici Insonni

Pandemonio

Nelle prime Ere il culto del Pandemonio appariva come una sorta di religione apotropaica in cui gli adepti cercavano di scongiurare la corruzione della Piaga venerando in pari misura le quattro entità coinvolte nella “lotta ancestrale” (i due Arcangeli e i due Protodemoni). Se le forze dei contendenti fossero rimaste uniformi, il Pandemonio avrebbe difatti assicurato l’equilibrio delle entità cosmiche così come quello delle genti terrene. Durante l’Era dei Quattro il verbo dell’Anthologon diffuse un concetto alternativo del pantheon. Dopo essersi uniti nella lotta, gli Arcangeli e i Protodemoni si sarebbero distaccati dalle loro stirpi, divenendo un singolo “divino fattore” dal quale sarebbe poi scaturito il Creato di Whanel così come l’arbitrio degli uomini. Nel tempo attuale un esiguo numero di seguaci ha ripreso a venerare il dogma originale ma è opinione di alcuni che all’interno di queste sacche possa annidarsi ciò che resta della chiesa imperiale.

  • Betlegeuse/Ashnog (Precetto: “Il forte guiderà i deboli”, Simbolo: Elmo con corna): Il Sommo Duce insegna come solo la forza, intesa come capacità d’imporre il proprio volere, possa consentire all’uomo di emergere dalla “mediocrità delle masse”. I forti hanno il dovere di guidare i deboli così come i deboli di dimostrare disciplina e obbedienza al cospetto dei forti. Un tempo il culto del Duce era il braccio esecutivo dell’Impero mentre adesso i suoi seguaci annoverano arcigni veterani d’arme o inflessibili funzionari che occupano posizioni autorevoli nelle istituzioni.
  • Ghator/Caliban (Precetto: “Sciogli ogni segreto”, Simbolo: Sette occhi): L’Omniveggente brama la conoscenza in ogni sua espressione ed esorta a custodirla col massimo riserbo. Chi, per ignoranza o incompetenza, non è in grado di afferrare le sottili sfumature dello scibile non è altro che uno strumento in balia dell’altrui volere. Agli accoliti di Caliban era affidata la custodia dei prestigiosi archivi imperiali mentre nell’Era del Regno chi venera Ghator trova il suo ruolo naturale nella Regia Università o come consulente per chi indaga sui più astrusi misteri.
  • Jabir/Ronan (Precetto: “Scruta nell’animo altrui e dissimula il tuo”, Simbolo: Cuore umano cinto da catene): Il Molteplice sa carpire le ‘corde’ che muovono ogni gruppo o società, piegandole a proprio vantaggio. Al contempo i suoi seguaci sanno occultare ogni azione o pensiero, costruendosi un’efficace facciata per operare in qualsiasi ambito. Gli adepti di Ronan costituivano la fitta trama d’informatori, spie e sicari che agivano per conto dell’Impero e al giorno d’oggi chi segue Jabir svolge mansioni simili per conto del Regno.
  • Rigel/Talon (Precetto: “Non recedere dai tuoi propositi”, Simbolo: Cranio umano o animale): Per l’Incorrotto niente è più solenne del concepire un ambizioso disegno e unire le proprie forze per realizzarlo. Indipendentemente dalla meta ultima, tutti i fedeli devono contribuire e fallire lungo il cammino è di gran lunga preferibile alla rinuncia. Nell’Era dei Quattro i più autorevoli araldi di Talon erano soliti proclamare solenni editti mentre adesso del culto di Rigel non restano che pochi profeti desiderosi di affiancare quanti prendono parte a grandi imprese.

Culti apocrifi

Queste fedi non celebrano le remote entità del Cosmo bensì peculiari esseri vincolati al Creato. In molti casi si tratta di Longevi o più raramente di Effimeri che hanno compiuto epiche gesta, lasciando prove tangibili come manufatti, reliquie o misteriosi portenti. Piuttosto che esaltare la spiritualità, i culti apocrifi coinvolgono gli aspetti mondani della fede e in molti casi è possibile “toccare con mano” le loro manifestazioni.

I culti apocrifi professati presso la regione di Whanel che ospiterà la Cronaca si basano perlopiù sull’adorazione degli enigmatici Insonni
l_ombra_della_fede.1584270037.txt.gz · Ultima modifica: 2020/03/15 12:00 da admin