Presso le sale della Pieve del Trilapio ha raggiunto il suo apice la macchinazione allestita negli ultimi due anni dalla rediviva Setta del Dogma: all’interno di un sarcofago tradotto in loco dai “Magi traditori” (come vengono definiti i 3 che hanno voltato le spalle al Principe senza Stirpe né Regno, Ammon), alcuni ignoti malfattori, che fra di sé impiegavano l’appellativo di filatori, sono riusciti ad organizzare il risveglio di una creatura a dir poco incredibile, un costrutto angelico rinominato dai suoi stessi seguaci “Sommo Arbiter”. Tale opera, sembra sia stata permessa dall’attivazione di una runa indecifrabile installata presso Helbronn, denominata dagli affiliati del Dogma “runa della sinapsi”, i cui effettivi portenti sono stati impiegati perfino da alcuni membri delle corti ducali.

Quali che siano le responsabilità in tale risveglio, i presenti hanno dovuto affrontare la bizzarra entità dopo che uno dei più antichi capi della setta, il Maestro Tessitore Oleg, è riuscito a ridestarla dal suo sarcofago: costui, il cui nome è ben noto alle genti di Helbronn, ha gettato un po’ di luce sulla storia della setta che sin da tempi più che remoti organizzava tale cerimonia. Ben magra consolazione, visto lo scontro assurdo e micidiale nel quale le schiere ducali sono state loro malgrado coinvolte in seguito: l’Arbiter è sembrato sin da subito un nemico fuori della portata dei presenti e solo la sua temporanea dipartita dal posto ha permesso a tutti di tirare un proverbiale sospiro di sollievo.

Il suo misterioso ritorno, tuttavia, ha destato nuovi dubbi sulle effettive mire della setta: infatti, quando le schiere ducali si sono trovate a fronteggiare nuovamente il demonio Ammon, nel momento in cui è caduta la barriera posta dai Magi traditori a loro stessa protezione, solo l’intervento del costrutto angelico ha permesso ai presenti di avere la meglio sull’orribile creatura vomitata dagli inferi. Le preghiere salmodiate dal Sommo Arbiter hanno dunque permesso alle corti ducali di ricacciare il demonio nella sua ignota tana, lasciando i presenti quantomeno perplessi.

Chi è il vero avversario da combattere? Questa e numerose altre domande aleggiano tra le genti dell’Orifiamma, mentre i confini tra alleati e nemici si fanno talvolta indefiniti...