Durante i difficili dì del Concistoro di Fininverno, le corti ivi riunite hanno avuto modo di varare la prima sezione legale riguardante l'utilizzo dei marchingegni, da inserire nelle tre carte ducali delle Podestà dell'Orifiamma, Si riposta di seguito il testo di tale legislazione:

"Sez. Speciale - Art. I - Entro il territorio dello Ducato è concesso ai probi cittadini di appropinquarsi ai manufatti detti &marchingegni& al solo scopo di farne oggetto di studio. Il possesso personale e l'utilizzo del potere insito in siffatti strumenti è altresì consentito solo dietro formale avvallo del Sire della nazione o di chi sarà delegato a decider in sua vece in tale ambito. Ogni infrazione dei predetti vincoli sarà sanzionata con la pena capitale o la detenzione a discrezione del Sire.

 

Sez. Speciale - Art. II - Chi procurerà qualsivoglia danno mediante l'impiego di marchingegni sarà tenuto a risarcirlo per intero attingendo al bene suo."

Nel frattempo, inoltre, si moltiplicano in luoghi remoti delle selve dell'Orifiamma scontri combattuti tra gruppi armati con ordigni mistici simili a marchingegni: l'impressione è simile a quella avuta entro i confini di Kabal nell'autunno dell'anno XXVII e parimenti ne restano ignote le cause scatenanti...

 

In seguito alla preziosa consulenza fornita dall'eminente storico Polidoro Saleschi, i probi figli dell'Orifiamma hanno rinvenuto entro il "palazzo smarrito" un deposito quanto mai bizzarro, ricondotto in prima ipotesi all'oscura setta del Dogma: in esso, è stato scoperto un misterioso congegno, chiamato la "macchina delle ere", apparentemente guasto a causa di un difetto strutturale.

Inoltre, gli alacri sforzi di un gruppo di Spolatori, hanno prodotto l'invocazione una seconda "breccia temporale", durante la quale costoro sono stati in grado di consegnare ignote informazioni ad un gruppo di Filatori risalenti alle origini del "palazzo smarrito".

A seguito di tale breccia, inspiegabilmente, il marchingegno difettoso ha inspiegabilmente ripreso a funzionare...

A tali inquietanti eventi si aggiunge la distruzione pressochè totale di una sala adiacente a quella della macchina delle ere: tale antro, una camera sigillata che nemmeno le intuizioni del Clan Cleeland e l'impiego di un marchingegno ricondizionato sono stati sufficienti a dischiudere, è stato raso al suolo da un "prototipo", ridestatosi a seguito della fuga di Shibeel...

Sebbene non sia chiaro il ruolo della "macchina delle ere", a seguito di tali eventi le corti dell'Orifiamma hanno convenuto nello spostare il marchingengo in luogo ignoto e ben protetto, onde evitare che chicchessia possa interagirvi senza la più stretta sorveglianza...

 

Presso la Pieve di Wolkdorf è stato dato annuncio solenne dello sposalizio tra Sua Grazia Logan Mac Dussel e Lord Finèal Munroe: la notizia ha stupito profondamente i presenti, mentre le stesse autorità gardanite sembravano profondamente emozionate. Tale lieto evento è stato promosso come un’unione volta a rinsaldare il travagliato popolo dell’Orsa Bianca, che proprio presso il Concilio dei Pellegrini ha avuto nuova riprova: infatti, un’aspra diatriba esplosa tra due esponenti dei Clan Cleeland e Lethoun (legati presumibilmente alle avverse fazioni rispettivamente della “Zanna Rossa” e della “Zanna Bianca”), a causa di un controverso scambio commerciale, ha posto nuovamente l’accento su una scissione che non accenna a placarsi.

Ad adombrare il Bùnaidh del Clan del Cardo, l’attentato subito dalle sorelle Anna ed Adelia lungo le vie di Wolkdorf: le giovani sono infatti scampate ad un assalto Sothom, per quanto evidentemente provate nello spirito e nell’animo.

La setta conosciuta come Dogma ha colpito ancora entro la florida contrada di Dearnog: tramite la contaminazione del sangue dei confratelli di Berian Uller, il tenutario del misterioso "Palazzo Smarrito", con un fungo saprofita, è stata risvegliata la temibile driade Shibeel!

Costei, imprigionata entro il "gigante caduto", un albero ivi presente, ormai molte decadi orsono, è stata liberata nuovamente entro le terre dell'Orifiamma ed il suo bieco intento di vendicarsi sugli eredi dei suoi oppressori ha avuto un esito quanto mai infausto.

Grazie al suo mistico potere ed ai Vassalli che con lei si sono svegliati nel palazzo (ovvero dei fanciuli che in epoca remota donarono i loro sogni infranti alla driade donandole un immane potere e diventando quindi i suoi gregari prediletti), Shibeel è stata in grado di avere la meglio contro le corti dell'Orifiamma che sie era erette a difendere il territorio: in un crescendo di sanguinaria follia, a niente sono serviti gli sforzi dei probi figli di Gardan, Athar e Thersa.

Al celebre regolamento dei conti, la bieca driade è riuscita ad avere la meglio, trionfando definitivamente contro gli eredi dei suoi antichi avversari: un nuovo "mostro" è dunque a piede libero entro le lande dell'Orifiamma...

Nelle contrade vicine a Wolkdorf è stato segnalato un nuovo avvistamento di sacche di predoni Sotom-Ger: ad occuparsi di tale minaccia è intervenuta nientemeno che la Gran Kal’esir Jaina Intissar la quale ha di conseguenza affidato la figlioletta lady Adeela Komein alla corte athariana presente al Concilio.

Tale occasione ha prodotto un assalto dei predoni proprio nei confronti degli ospiti della Pieve di Wolkdorf, presumibilmente allo scopo di colpire la giovane figlia del Rahis.

In tarda serata è stata infine individuata colei che col suo operato fungeva da tramite tra i predoni e la Malorda di Ammon, la becchina del luogo, Rachel Gottard. La donna, riconosciuta rea di complicità con una setta blasfema, è stata quindi tradotta presso i tribunali inquisitori e successivamente arsa sul rogo.