Durante la luna di Sirio, la delegazione athariana si è apprestata a portare a compimento il celebre “rito dell’Uno” presso l'antica catacomba di Salih-Mesken: in tale luogo, al cospetto dello stesso Rahis, alcuni esponenti della Rosa Damoclis hanno rinnovato la loro contrarietà al cimento che andava per compiersi, lanciandosi in non troppo velate minaccie qualora il compiersi del rito non avesse dato i benefici proclamati.

Ciò tuttavia non ha fermato le probe corti dell'Orifiamma, che hanno a più riprese subito numerosi attacchi da parte dei gregari dell’Untrice nel corso dell'intero giorno: tali opposizioni non hanno però fermato il rito, che è stato alfine concluso con la resurrezione della presunta salma di Madeeha.

La soddisfazione delle genti dei ducati e della corte del Leone in particolare è tuttavia durata ben poco: la schiera di scorpioni sopraggiunta alfine presso Salih-Mesken ha evocato lo Spirito stesso del Morgigh il quale si è subito asservito alla sua signora, ovvero l'Untrice, nascostasi per tutto il tempo dietro la limpida identità di Madeeha!

Lo stupore per la rivelazione ha subito lasciato il posto alla preoccupazione per le prime manovre della odiata nemica: la Signora degli Scorpioni ha infatti scagliato la sua creatura, il citato Spirito, contro lady Jaina Intissar. La reazione del suo sposo è stata immediata e la di lei messa in sicurezza efficacissima: ciò che nemmeno il Rahis poteva immaginare, tuttavia, è che l'obiettivo dello Spirito fosse proprio lui e non l'amata moglie! L'entità infatti, negli attimi concitati dello scontro, è riuscito a possedere Sua Grazia, facendone dunque un'arma a dir poco micidiale.

Ciò che ne è conseguito è forse l'evento più drammatico che la storia recente dei Ducati possa rammentare: all'apice della sua letalità il Rahis stesso ha pregato la sua corte di finirlo! Ne sono seguiti attimi di panico e sconforto: alla costernazione alfine è seguita l'orribile consapevolezza che quanto richiesto da Sua Grazia fosse inevitabile: i suoi stessi Leoni hanno decretato la fine del fiero Karim Ibn Amjhad Komein, per il profondo dolore di tutti i presenti.

Se ne va così una delle personalità più carismatiche di questi ultimi anni, amata e rispettata in egual misura dalla totalità dei leali cittadini dell'Orifiamma, mentre cresce il rancore per colei che ne ha decretato la fine...

Presso la Valle del Fato ha avuto luogo un proficuo incontro tra i cortigiani dell'Orifiamma e lo ierofante Oldan, ivi presente onde presenziare come garante all'heldprov indetta dai capi fazione delle Zanne.
Questi ha saputo fornire informazioni assai utili a coloro che hanno avuto il privilegio di intrattenervi colloquio: sembra infatti che lo ierofante abbia saputo formulare ipotesi concrete sulle intenzioni dei mannari, riuscendo inoltre a recare ausilio nella formulazione di un piano volto ad impedire allo spirito "cucito" di ottenere una nuova forma fisica.
Il destino delle due creature sembra esser prossimo ad un definitivo epilogo: il loro fato è infatti nelle mani delle menti tra le più influenti dell'Orifiamma...
Presso la Valle del Fato anche Ammon ha cercato di lordare il suolo di sangue innocente: per mezzo dell'ausilio dei suoi gragari, ha infatti organizzato una sorta di sposalizio oscuro, che ruotava attorno a tre cardini fondamentali. L'empio nemico disponeva infatti della terra maledetta di Gardan, dell'oro degli eretici trafugato a Thersa nonchè dell'acqua regia rubata presso Athar: tali elementi avrebbero posto in essere una cerimonia quantomai letale, se non fosse stato per l'intervento dei leali sudditi dell'Orifiamma. 
Le corti ducali riunite sono riuscite infatti a mandare a monte l'intero cerimoniale predisposto da Ammon, sventando ancora una volta i piani di uno dei più temibili avversari dell'Orifiamma...
Le lussureggianti colline gardanite sono state teatro di uno dei più temuti ed inattesi ritorni dell'Orifiamma: grazie all'ausilio di un gruppo di Sothom-Ger è tornata infatti a calcare le lande mortali la donna che per anni è stata lo scheletro più scomodo negli armadi athariani, l'Untrice.
Ella, scortata da un gruppo di leali gregari, è riuscita ad attraversare i confini dell'Orsa Bianca per tornare alle ben più assolate lande del Leone: sebbene non sembrasse all'apice della sua forma fisica, presentando infatti un'orribile ferita ad un fianco e l'ablazione di parte della mandibola, la donna si è lanciata in focose minacce, per lo più contro i suoi stessi compatrioti.
Così, nell'incredulità dei presenti, si è consumato un amaro ritorno per i leali sudditi del Rahis, mentre dell'odiata nemica rimaneva a terra solo il bivacco dove i suoi erano riuciti verosimilmente a riportarla in vita...
La Valle del Fato è stata testimone di una nuova vittoria a danno di uno dei tanto detetstati Magi!
Colui che si faceva chiamara Isaac Griever ha difatti incontrato la morte ultima per mano di un gruppo di zelanti compatrioti dell'Orifiamma: lo spirito del Magus della Bocca, infatti, desiderava assurgere a nuovo potere, legandosi alla diatriba stessa che divideva le genti di Gardan, ovvero la "Cogadh na Fangs" (la Faida delle Zanne).
I leali sudditi delle podestà dell'Orifiamma hanno saputo racimolare il tempo necessario a decretare la disfatta dell'empio nemico: ciò è stato reso possibile grazie anche all'intervento di Lord Garreth Kerr, poichè al culmine dell'incredulità il corpo che ospitava il Magus si è rivelato essere nientemeno che quello di David Kerr, padre scomparso dell'attuale Oelion Width...
Molte lacrime sono state versate all'epilogo di questa ben triste storia: tuttavia, una nuova vittoria contro la Setta dei Magi è andata a rasserenare i cuori dei giusti dell'Orifiamma!