Presso il Concilio dei Pellegrini ha fatto la sua comparsa un ignoto e inquietante abominio, sortito dai vecchi scantinati della Pieve di Wolkdorf: in essi peraltro è stato rinvenuto un bizzarro laboratorio, allestito dunque nella sala sigillata ove presumibilmente albergava la creatura prima di fuoriuscire e causare il panico tra i presenti.

Purtroppo non è stato possibile estrarre indizi degni di nota dal laboratorio, a causa di una violenta deflagrazione che ne ha distrutto gli ambienti interni prima di ogni eventuale investigazione.

Durante la visita delle podestà dell’Orifiamma alla pieve di Wolkdorf è stato inaugurato il Giubileo dell’anno XXVIII, promosso nientemeno dal neo Pontefice Sir Maximillian Pappenheim: come primo passo, è stato esposto il teschio di Lisbeth la Martire presso la cappella interna della Pieve di Wolkdorf.

Durante il banchetto tuttavia, un occulto maleficio è stato invocato allo scopo di tramortire gli ospiti ivi presenti: ciò che ha lasciato fortemente dubbiosi i presenti è stata la successiva scoperta del furto del balsamo di Kabal, l’elisir donato a Lord Kaspar durante la sua recente permanenza presso Athar, serbato nell’occasione presso le sale conciliari della Torre. In particolare gli inquirenti ritengono che il furto sia avvenuto proprio mentre gli ospiti del Concilio giacevano svenuti nella sala del banchetto, inducendo i più ad ipotizzare un nesso tra i due avvenimenti.

La prima cerca imposta sul capo del Duca Kaspar Von Hassel è stata richiesta dalle schiere athariane al fine di identificare il veicolo dell’epidemia di Morgigh che ha travolto il borgo di Kabal.

L’Oberstführer ed i suoi fidati gregari hano così scoperto l’esistenza di alcune fonti contaminate dal morbo presso la zona, rese in seguito individuabili tramite un legno in grado di galleggiare solo sull’acqua salata: tale era infatti la  caratteristica assunta dalle falde infette e l’impiego di questo stratagemma ha permesso così il perseguimento di importanti risultati.

Parallelamente, la corte della Torre è venuta a conoscenza di una sessione straordinaria del governo thersiano, istituita presso Schlagenturm al fine di approvare un editto volto a consentire la formazione di schiere paramilitari mercenarie presso i feudi della Torre: inutile dire come tale manovra suonasse alquanto sospetta, in quanto opportunamente posta in essere proprio in assenza del Duca.

Grazie all’ausilio guadagnato con un Ministro della Gilda dei Collegi Arcani, la delegazione di Thersa è riuscita a far giungere in extremis il veto opposto al provvedimento espresso dal Duca, riuscendo ad evitare stravolgimenti di dubbia natura durante queste lune di transizione. 

Presso la Pieve di Wolkdorf, i due vassalli tenutari si sono dati pubblicamente guerra circa l’assegnazione delle vestigia d’arme del defunto Sir Gerard Pappenheim: a giudicare la questione, è stato chiamato in causa nientemeno che Sua Grazia l’Oberstführer  Kaspar Von Hassel, coinvolto in ragione della cerca imposta dall’ “onere di erranza”.

L’indagine presso la Pieve di Wolkdorf ha portato alla luce un singolare rompicapo basato sulle icone araldiche disposte dai seguaci di Sir Gerard: la comparsa degli spettri degli armigeri imperiali e dell’allora temuto Podestà locale Marius Blumberg per opera di un rito profano di ignota origine, hanno dato nuovo vigore allo sciogliersi repentino del dilemma intestino.

Grazie allo zelo dei cortigiani sopraggiunti presso la Pieve, è stato possibile dirimere la questione in termini pacifici, che si sono peraltro dimostrati graditi ad entrambi i vassalli: infatti, il ritrovamento delle due tombe separate di Sir Gerard ha permesso all’Oberstführer di pronunciare un verdetto in favore di entrambi gli eredi.

Tale risoluzione ha permesso perfino la sconfitta dello spettro del Podestà per mano degli eredi, in ragione della collaborazione ritrovata tra entrambi i vassalli.

La corte dell’Orsa, durante la Luna dei Morti, ha perpetrato una strana ricerca in concomitanza alla chiamata alle armi atharina: infatti, con la supervisione del Messo dell’Orifiamma Demien Columnear, la delegazione gardanita ha ricercato parallelamente entro Kabal la tomba di un non meglio identificato membro del Clan della Fenice.

L’esito di tali ricerche è rimasto ignoto ai più, sebbene a quanto sembra, i figli dell’Orsa abbiano lasciato Kabal con più domande che risposte...