Misteri nella polvere


A seguito dei bizzarri incidenti occorsi in occasione del sontuoso banchetto valdemarita del “Primo Fasto”, alcuni episodi simili si sono ripetuti in vari borghi sparsi nelle nazioni dell’Indomito e del Pentarca.
Protagonista di questi inquietanti aneddoti è il micidiale ordigno di origine erigasiana, altresì noto come “polvonigra”, che in questo periodo ha prodotto effetti collaterali ancor più perniciosi della norma! Nella fattispecie l’impiego delle polvo tramite bocche da fuoco in possesso di militi o banditi ha dato adito a inspiegabili sortilegi.
Queste malie si sono abbattute su quanti si trovavano nelle vicinanze del tiratore di turno, inducendoli a cader preda di un’irrazionale rabbia e a scagliarsi come belve omicide contro chi gli stava accanto. Nella maggior parte dei casi la pazzia così indotta si è protratta solo per pochi attimi ma nondimeno nel corso delle liti si sono registrate almeno due vittime. Nessuno ha potuto o voluto fornir delucidazioni a tal riguardo e gli unici elementi degni di nota si contano sulle dita della mano… si vocifera che molti degli individui colpiti dall’occulta stregoneria abbiano ripetuto le medesime parole, ossia “Così si ridesta lo spirito della FURIA!”, in aggiunta pare che la polvo impiegata in questi casi provenisse da un carico partito dalla celebre Polvorin (trad. “polveriera”) nel corso della seconda luna di Caliban (rif. Novembre).
La sede del prestigioso Arsenal Coloniales Mezclas Empíricas di Erigas, per mezzo di un breve dispaccio inviato presso i principali scali di Caponord, si è affrettata a imputare questi occulti portenti a miscele mal realizzate o conservate e, data l’esigua quantità del carico affetto da tale difetto, si è impegnata a sostituirne le partite vendute con la nuova produzione di polvo appena sfornata dai mastri artificieri del pueblo. A seguire in prima persona questa delicata interazione con i facoltosi faccendieri dei Ducati sono stati molti eminenti Embajadores della Signoria dell’Indomito, tra i quali spiccava anche il prode Nautarca Don Miguel Ramirez de Velasca.