La delegazione delle corti dell'Orifiamma, durante i primi dì della novella stagione, è stata testimone, suo malgrado, di un prodigio senza precedenti: in seguito alle perverse macchinazioni di Raja Dalmasca, la corte che per ultima aveva regnato presso Khamun si è incredibilmente risvegliata dal suo torpore centenario. L'ultima Signora della Qasba Lady Khameela Amir ibn Umar Dalmasca e le sue consigliere, la Magistra Adalet Dakhal ibn Faruk e Inaya Issam ibn Omar, sono state testimoni del rinverdirsi dell'antica faida tra i di lei figli gemelli: a niente sono valse le preghiere della madre, Maryam e Muhsin si sono dichiarati guerra durante i di del Regio Concistoro e, loro malgrado, anche le corti dell'Orifiamma hanno dovuto prendervi parte...

Tra i due, Mushin ha alfine avuto la meglio, decretando la spaccatura, insanabile, del “sigillo” di cui i gemelli erano portatori. Tale occulto potere era infatti una sorta di eredità condivisa da tutti i discendenti della reggenza di Kahmun,  uno spirito che garantiva,  con la sua integrità,  la protezione delle lande del Leone dagli esecrabili venti della magia oscura.

Tale scisma, tramato nell'ombra dall'infida Raja, ha infine permesso ad Ammon,  la creatura demoniaca evocata durante lo scorso Regio Conclave, di invocare entro le assolate regioni athariane una sorgente d’immondo fuoco infernale di cui tuttora sfugge il reale scopo...

Ciò che per certo è stato possibile constatare, tuttavia, è che quanto rimasto del “sigillo” originale risiede attualmente nel ventre di una giovane beduina della corte del Leone. Quali che siano i cupi risvolti dell'intricata vicenda, attualmente non sembra possibile carpirne appieno ogni dettaglio; in particolare desta molteplici dubbi l’avvento presso Khamun di sconosciuti predoni mascherati che hanno trafugato dalle sale della Qasba una coppia di fiale stregate presumibilmente legate allo spirito dei gemelli rivali e contenenti un mistico fluido di origine ignota.