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2.3._le_occulte_torri

Le Occulte Torri

“ARCANI SEMEN IN SILENTI GREMIO CRESCET”

Trad. “Il seme del segreto cresce nel grembo del silenzio”

(motto delle Camarille)

Dietro la fama e prosperità dei Vichi, si cela l’occulta ‘anima’ delle Camarille. Fondate dal singolare genio degli Altomastri, queste sette praticano una misteriosa mescolanza d’arti mondane e mistiche in grado di compier autentici portenti. Sebbene la Camarilla operi svincolata dalle autorità di quartiere o borgata, il suo ruolo nel Vico è a dir poco preminente. Gli affiliati della setta sono spesso coinvolti per fornire consigli o consulenze e quando nel borgo si presenta una qualche opportunità o calamità, le decisioni cruciali spettano a loro. Al medesimo tempo l’arte di una Camarilla plasma il tessuto di tradizioni e costumi, tanto che molti affermano come ogni Vico altro non sia che: “una maschera aderente al volto dell’anima sua”.

Pare che le radici del potere di ogni Camarilla traggano ispirazione dal Totem, ossia la magia che nell’Era Arcaica ebbe origine dai primordiali riti celebrati nei circoli sciamanici occidentali. Ancor oggi il dominio del Totem resta prerogativa degli schivi druidi mentre chi proviene dalla civiltà del Regno riesce solo ad apprendere i rudimenti di tale potere, detti “fatture”. Ciò nonostante resta un autentico mistero il perché altre forme d’incanto, alquanto efficaci nelle regioni civilizzate, si rivelino del tutto impotenti all’interno della Scacchiera. Nella fattispecie il Totem s’ispira ai principali ‘reami’ del Creato:

  • Reame minerale: Manipola la materia inanimata, detta Yla. Le sue fatture offensive o difensive sono particolarmente apprezzate in battaglia. Il reame minerale è strettamente connesso all’arte della Camarilla degli Artefici.
  • Reame vegetale: Manipola la linfa naturale infusa nella flora, detta Fysa. Le sue fatture consentono di muoversi agevolmente e sfruttare le risorse d’ogni territorio. Il reame vegetale è strettamente connesso all’arte della Camarilla dei Liturghi.
  • Reame animale: Manipola l’essenza occulta delle anime viventi, detta Skia. Le sue fatture alterano i corpi così come la psiche e le emozioni. Il reame animale è strettamente connesso all’arte della Camarilla degli Esoteri.

All’interno di una Camarilla non esiste gerarchia se non la tacita stima dell’altrui perizia. Gli affiliati si distinguono piuttosto per le peculiari mansioni che svolgono all’interno della setta. Ciascuno è considerato un ingranaggio essenziale nella macchina della Camarilla e ogni ombra di pigrizia o indolenza è rapidamente messa al bando dal forte spirito collettivo. Allo stesso modo la setta tende a promuovere un confronto regolare tra gli affiliati, esortandoli a presentare mozioni che sono sottoposte al parere di maggioranza. Gli scopi di ogni Camarilla tendono a differire sensibilmente in base all’arte che questa coltiva o alle esigenze del suo Vico. Spesso è l’Altomastro a ‘ispirare’ gli obbiettivi della setta, in veste di Magistro, ma in genere lascia poi ampio spazio ai pareri degli affiliati, limitandosi a esporre la propria opinione in ultima battuta.

Ciò che spicca maggiormente nel regime della Camarilla è il rigido vincolo di riservatezza imposto ai propri membri. Qualunque sia l’azione intrapresa dagli affiliati, i segreti dell’arte devono esser comunicati e tramandanti esclusivamente all’interno della setta. Pare che spetti ai numi Insonni, enigmatici patroni di ogni Vico, vegliare sul rispetto di tale regola e chiunque sia propenso a violarla teme di cader vittima di atroci malefici quali veder sprofondare ogni iniziativa nella miseria, suscitar repellenza nel prossimo o esser tormentato da angoscianti incubi a occhi aperti. Stipulare il vincolo comporta il versamento di un pegno da parte dell’affiliato:

  • Artefici: Un manufatto personale particolarmente stimato.
  • Liturghi: La firma o sigla personale.
  • Esoteri: Un frammento di carne, osso o goccia del proprio sangue.

A sostegno della segretezza della propria arte, ogni Camarilla ha elaborato un linguaggio cifrato, detto Codex, il quale le consente di registrare i propri misteri senza che gli individui comuni possano comprenderli. Le nozioni del Codex sono riferite progressivamente a ogni affiliato ed è opinione di molti che solo l’Altomastro ne abbia una conoscenza completa.

Note in itinere: Un personaggio può ottenere l’affiliazione a una Camarilla nel corso del gioco. Ogni Camarilla ricerca nuovi affiliati agendo a propria discrezione ma ciascuna tende altresì a privilegiare le doti più affini ai propri scopi. Allo stesso modo le Camarille possono ammettere un affiliato in virtù dei meriti pregressi oppure decidere di sondarne le capacità con peculiari cimenti. L’unica certezza è che sin dal primo momento in cui una Camarilla volgerà il proprio interesse su un soggetto, questo inizierà a percepire il profondo mistero che aleggia su queste istituzioni.
2.3._le_occulte_torri.txt · Ultima modifica: 2020/03/15 09:54 da admin