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2.4._i_prodi_alfieri

I Prodi Alfieri

Le Masnade sono compagnie di ventura che lavorano al soldo degli Altomastri. Nelle Lande Selvagge difatti non giunge l’ausilio della Regia Armata, che si sta riorganizzando dopo la caduta dei Quattro e pone il suo più remoto presidio presso i bastioni dell’Ovestvallo. Così gli abitanti dei Vichi, e in generale i pionieri che vogliono sfruttare il Diritto della Prima Luna, sono costretti a rivolgersi ad altri se cercano ausilio militare e protezione dai pericoli della Scacchiera. Tale protezione è fornita appunto dalle Masnade, bande più o meno numerose formate da combattenti di professione, di ogni provenienza geografica ed estrazione sociale, ma tutti accomunati dalla volontà di far fortuna in queste lande in cui vige la legge del più forte. Comunque, tra le loro fila le Masnade accolgono non solo guerrieri, ma anche cerusici, sapienti, artigiani… insomma, tutti coloro che possono aiutare ad accrescere la forza e il prestigio della compagnia.

Le tre Masnade principali che al momento militano nella Scacchiera si sono formate poco dopo il termine del sanguinoso conflitto tra le truppe di Re Kanzor e gli Imperiali: sono la Masnada dello Spiantato, la Masnada del Crepuscolo e la Masnada del Sussurro. A loro si rivolgono gli Altomastri ogni volta che il Vico deve fronteggiare una minaccia o espandere il proprio territorio. Le commesse degli Altomastri rappresentano la principale fonte di patrimonio, provvigioni e prestigio per le Masnade, le quali possono cooperare oppure contendersi quegli obbiettivi.


Gerarchia della Masnada

Ciascuna Masnada è organizzata e guidata da un condottiero, detto Alfiere. Sono gli Alfieri a curare i rapporti con gli Altomastri, ad avere l’ultima parola sulla scelta delle commissioni e a possedere il comando della compagnia. Braccio destro dell’Alfiere è il leale Cadetto, scelto tra i gregari più influenti dell’Élite della Masnada, per devozione nei confronti dell’Alfiere, per l’ascendente nei confronti della marmaglia o per le sue particolari doti.

Intorno ad Alfiere e Cadetto ruotano i membri dell’Élite: i gregari più stimati della compagnia, la cui fedeltà è stata dimostrata attraverso rimarchevoli prove di devozione nei confronti dell’Alfiere e dei suoi ideali. L’appartenenza all’Élite offre un rapporto diretto con i condottieri della Masnada nonché peculiari favori concessi ai più meritevoli. Far parte dell’Élite di una Masnada significa infatti godere di privilegi esclusivi al suo interno, in primo luogo ricevendo addestramenti personali al fine di potenziare le proprie abilità o la parte migliore del bottino, ma al tempo stesso vuol dire legare la propria sorte a quella della compagnia. Non a caso solo i membri dell’Élite conoscono ogni reale intenzione e i segreti della Masnada e sono tenuti al più totale riserbo, obbligo per il quale non si ammettono deroghe persino nei confronti dei propri consanguinei o compari. Rivelare queste informazioni confidenziali o rinunciare al proprio ruolo, chiedendo di lasciare la cerchia ristretta dell’Élite, significa tradire la fiducia dell’Alfiere, e pagarne le conseguenze.


La Marmaglia

Attorno alle Masnade orbita la Marmaglia, uomini e donne che si sono da poco uniti alla compagnia e che al momento devono guadagnarsi la fiducia degli Alfieri, oppure avventurieri privi di vessillo che offrono i loro servigi al miglior offerente. Le Marmaglie portano avanti gli scopi della Masnada di cui fanno parte, militando al seguito dell’Alfiere, ma i suoi membri non hanno vincoli assoluti con questa e possono scegliere, per le lune successive, di cambiar stendardo, pur con la consapevolezza che così facendo otterranno sì la lauta paga, ma ben poche onorificenze, e saranno quindi esclusi dai privilegi di cui gode l’Élite.

Nondimeno i membri della Marmaglia possono aspirare a diventare membri dell’Élite della propria Masnada, per guadagnar fama e fortuna al suo interno. Allo stesso modo i membri dell’Élite possono decidere di tornare nella Marmaglia, oppure di entrare nell’Élite di un’altra compagnia. In tal caso, sarà tuttavia necessario pagare un pesante pegno, che sia esso in oro oppure versando la tradizionale “oncia di carne o sangue”, che si dice possa esser usata per attrarre un fosco maleficio su chi dovesse svelar ad altri gli affari interni della Masnada. Come terza possibilità, il membro dell’Élite che vuole tirarsi indietro può appellarsi al “diritto di disputa”: se perde, tuttavia, dovrà pagare comunque un pegno, doppio di quanto prima stabilito.


Il Campomagno

Ogni anno, prima che il calare dell’inverno sulle Lande Selvagge renda difficili gli spostamenti e le comunicazioni, le Masnade si riuniscono tutte in un luogo neutrale e indicono il Campomagno. In tale importante e festosa occasione, gli Alfieri, coadiuvati dalle loro élite, discutono gli accordi che regoleranno i rapporti tra le Masnade, accordi che avranno valenza per tutto il corso dell’anno successivo.

I Campomagni hanno solitamente luogo nelle borgate dei Vichi, in quanto difficilmente le altre caselle della Scacchiera offrono sufficiente protezione e vettovagliamenti. Dall’ultimo Campomagno, svoltosi nel Vico di Ramana, è stato stabilito che se almeno due Masnade concordano per scegliere una commissione rispetto alle altre, la Masnada rimanente è tenuta ad aggregarsi rispettando tale decisione. Nel caso di disaccordi o attriti che non riescono a essere sanati a parole, è previsto il diritto di “disputa”, il quale consente loro d’affrontarsi in scaramucce con regole sancite a priori.


Il diritto di "disputa"

l diritto di disputa è riconosciuto dalle sole Masnade mentre le Cricche e le altre bande non organizzate della Scacchiera non lo riconoscono, preferendo scannarsi a loro discrezione. Qualora non si trovi un accordo all’interno della Masnada e/o tra due o più Masnade, si può risolvere la diatriba con una disputa. Per esempio, ciò accade nel caso due membri dell’Élite si contendano la spartizione di un bottino o il diritto di dar ordini alla Marmaglia, oppure quando due Masnade gareggino per uno stesso obiettivo.

Il risultato della “disputa” è unico e vincolante. Il diritto di accordare una disputa spetta solo ad Alfieri e Cadetti. I contendenti devono stabilire in anticipo quanto segue:

  • Posta della disputa (es. un oggetto, una decisione, un ruolo di spicco).
  • Numero di contendenti.
  • Arsenale dei contendenti (es. in base alla sfida, si può limitare l’uso di peculiari armi così come l’impiego delle capacità mistiche).
  • Durata della disputa e/o perimetro del campo di battaglia.
  • Condizioni di trionfo (es. abbattere tutti gli avversari, lasciando che i caduti possano ricevere soccorso da parte di cerusici, oppure recuperare un oggetto prima degli avversari).
Note in itinere: Un personaggio può decidere di collaborare con una Masnada restando nei ranghi della Marmaglia oppure aspirando all’ingresso nella sua Élite. I due ruoli sono nettamente distinti dal rapporto nei confronti della singola Masnada: la Marmaglia decide in ogni frangente quale fazione appoggiare mentre l’Élite esprime esplicita devozione nei confronti di una tra queste.
2.4._i_prodi_alfieri.txt · Ultima modifica: 2020/03/15 10:01 da admin