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La sedia cigolò, scomoda, sotto il suo peso e Candrana le lanciò un’occhiataccia, prima di prendere penna e pergamena. Era ancora polverosa, affamata e dolorante (e mediamente imbarazzata dall’esibizione di canto di poco prima: se Xiomara continuava a trascinarla in pubblico così… doveva decidersi a prendere lezioni di canto. Magari quell’estate, tra una minaccia di morte e l’altra, ci sarebbe stato tempo,) dopo la mattinata appena passata, ma Artemisia sarebbe partita a breve, e se voleva far avere notizie a sua sorella doveva sbrigarsi a scrivere

Tara,
Devo darti delle brutte notizie: se volevi mandare me a frugare tra le cianfrusaglie di grand-père, sappi che sono bloccata qui per non so quanto, col resto della ventura di Erigas… probabilmente la Vieja e la Séptima approderanno prima di me, a questo punto. Spero di arrivare prima del ritorno della Querida, almeno!

La scrittura era ondeggiante e pressoché indecifrabile, come al solito. Sua sorella non avrebbe avuto problemi a capirla certo, dato che anche lei imitava una gallina, ed il punto era nel contenuto: solo loro due sapevano che grand-père era stato mandato via sulla Querida insieme al resto della famiglia e che aveva ceduto loro l’attività e il mucchio di merci accumulate che chiamava boutique.
Non c’era bisogno di tutta la segretezza in realtà, ma Tara era perfettamente d’accordo con Candrana sul pensare che la paranoia fosse un bene necessario.

Mordicchiò l’orecchio ossuto del teschio di scimmia in cima alla sua penna, indecisa sul come continuare: ci sarebbe stato tanto da dire, e ben poco che interessasse a sua sorella, o che fosse sicuro dirle. Se le avesse raccontato di Iker, ad esempio, sapeva bene che la risposta di Tara sarebbe stata sulle righe di “siete andati alla Ventura, non te lo aspettavi?”, cosa che non mancava di farle litigare (nel loro modo passivo aggressivo) ogni volta. La prima volta che aveva fatto quel discorso su Artemisia ed il braccialetto non si erano parlate per settimane.
Parlarle della morte di Donna Dorotea, di sua figlia e di tutti i problemi nati in merito alla successione? Non solo erano informazioni poco sicure per lettera, c’era anche un ordine di silenzio in merito.
Menzionare tutta la faccenda degli imperatori e della oh così saggia ragionevolezza mostrata sarebbe stato soltanto stupido: discutere apertamente di tradimento non era mai stato sicuro, figurarsi dopo la faccenda di Stragov, o per lettera.
No, era meglio attenersi agli argomenti pratici.

Immagino che a questo punto già saprai del Cid… Se non lo sai, beh, la Donna de Vidrio è morta e invece che far diventare Dinasta il marito, con tutto il suo bagaglio di ricchi castellanos abituati al loro patrimonio, abbiamo deciso che il fratello ci piaceva di più, e i caudillos pure, e lo abbiamo fatto diventare Cid. Sorpresa!
La questione è più complicata di così, te la racconterò quando torno, ma il voto decisivo è effettivamente stato il nostro.
Non iniziare con la tua solita tiritera sul come ‘decisioni di tale calibro non dovrebbero stare a persone con i piedi nel mare e la testa per aria come voialtri avventurieri’.
È vero, Don Esteban era l’unica opzione che avevamo… ma non ce ne pentiremo, penso.

Candrana osservò la pergamena e annuì a sé stessa. Era ben poco probabile che il piccione da Valdemar che Artemisia avrebbe usato venisse intercettato in transito da qualcuno alla ricerca di notizie sulla Corte dell’indomito, ma anche se fosse stato questo il caso, con quell’ultima frase chiunque avesse preso in mano la lettera avrebbe avuto dubbi sul suo schieramento in merito alla faccenda della successione, la posizione perfetta.
Tara avrebbe apprezzato la cosa, una volta ricevuto il messaggio: era una delle sue tecniche di negoziazione dei prezzi preferita.

Ha parlato di commercio, espansione e redistribuzione… tutto molto allettante, e lo sai che mi è sempre piaciuto portare la Séptima a pancia piena verso Valdemar. Al ritorno… potremmo semplicemente tornare brulicanti di persone invece che merci, ci sarà tempo per decidere, se tutto va come deve.
Lo so che è doloroso per te, ma ti consiglio di allentare un po’ la scarsella. magari tirare un occhio verso il porto e riempire i posti a rotazione degli equipaggi con gente che sa impugnare armi un po’ meglio del solito (non mandare Trisha, per carità, lo so che ti piace ma quella stolta non sa riconoscere il pane fresco da un coltello dopo averlo addentato), tra tutti gli altisonanti nomi presenti alla corte di Erigas dubito che Vendaval sarà uno di quelli ricordati… Ma basta un orecchio, una mano con un coltello e un cervello astuto per usare un parente per mandare un messaggio.

Si fermò, indecisa. Voleva aggiungere altro, farle capire la situazione, ma per quanto Tara avesse la sana dose di paranoia necessaria a essere la sola ad occuparsi di tutte le scartoffie portate dal gestire un’impresa di trasporti marittimi con tre navi e tre equipaggi solo per metà fissi, ad assicurarsene la sicurezza ed ad averlo fatto da più di vent’anni, da quando era adolescente, senza fallire in una terra all’orlo del collasso economico… non aveva visto tutto quello che aveva visto Candrana ultimamente.
Quando si trattava di religioni, affari di Impero e altre cose del genere sicuramente il pericolo era più grande, ma quando si trattava di politica locale era tutto molto più immediato.
Il suo stomaco si lamentò e Candrana scoccò uno sguardo fuori dalla finestra: erano già passati venti minuti, fin troppo tempo senza il pranzo promesso. Presto Artemisia sarebbe partita, era meglio chiudere e tornare al fianco di Xiomara: era vero che dopo ogni ritrovo della Ventura aveva bisogno di un periodo (preferibilmente in mare) con poca gente e taciturna, e che le onde già la stavano chiamando, ma questa volta avrebbe dovuto aspettare: finché Xio avesse continuato a fare da bersaglio vagante con quella bambina in braccio, Candrana non sarebbe andata da nessuna parte.

Stai attenta e non ti fidare.
Non riscrivermi a meno che non sia effettivamente necessario, questa missiva dovrebbe arrivarti entro una settimana, con un piccione viaggiatore da Valdemar, ed a quel punto non so dirti dove sarò. Ci rivedremo direttamente a Puerto del Sol, penso.

La suerte sea con tigo,
Mariposa

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