“Elia, lo so, sicuramente non ti chiami così, ma tua madre, la tua vera madre, aveva scelto questo nome, prima di morire. Se lo sentiva che eri un maschio e suo nonno si chiamava così: un tizio burbero e silenzioso, il pezzo migliore della sua
Categoria: La Scacchiera

Corrispondenza interrotta
Vensen, Non so se queste parole ti raggiungeranno mai. E forse non devono. Forse è solo una vigliacca illusione quella di credere che scriverti possa curare qualcosa.Ma stanotte ho bisogno di farlo. Perché il silenzio che porto dentro è diventato più pesante del freddo. Ho

Ti regalo il mio
Avevo forse sei o sette anni. L’estate al Pian dei Gelsi era tiepida e dolce, con il vento che sapeva di fiori e di resina, e le notti si stendevano sulle colline come coperte ricamate di stelle. I gelsi, vecchi e contorti, chinavano i rami
IL PESO DEL MEDICO – PARTE 2
Era passata una settimana e finalmente avevano piantato di nuovo il campo stabile, prevedendo di rimanervi per diversi giorni, mentre raccoglievano informazioni e vettovagliamenti. Odile ringraziò ogni astro che conosceva: aveva bisogno di qualche giorno senza dondolare tutto il tempo nel Vagon. Era il primo

Vetro argentato
L’erba è umida contro la mia guancia. La fisso, perdendomi nei ghirigori del liquido scuro e caldo che impregna quegli steli e si allarga sotto di me. Nonostante sia una notte incredibilmente tiepida per la stagione, avverto un freddo intenso farsi strada nelle mie membra.Penso

Una luce nel buio
Un vento freddo faceva volare le foglie, alzandole in volo come uccelli nel cielo. Entrava fin dentro le ossa. Un mese insolito e inaspettato. Desdemona era cambiata, forse in meglio, forse troppo in fretta. Scombussolata da una fede troppo grande da contenere e un amore

Due come noi (parte 2). Ab imo pectore.
Si guardò allo specchio, senza quel trucco colato non si riconosceva neppure. Grandi occhi blu velati da un velo di tristezza, i capelli un tantino arruffati ma con un senso d’ ordine, il vestito sempre nero, immancabile come una firma. Con un guizzo azzardò un
Fuggiamo – Non possiamo fuggire
Fuggiamo… Nella nebbia, in un dedalo di pallidi miasmi… noi fuggiamo. L’alieno reame in cui siamo relegati non differisce troppo da quello che ci ha dato i natali. Anche se le palpebre sono dischiuse, non siamo in grado di vedere. Cos’è ciò che i cinque

Spergiuro
Giuro, spergiuro, m’entrasse un topo in culo, mezzo fuori e mezzo dentro ecco fatto il giuramento!Giro la testa a guardare sorpresa la provenienza di questa filastrocca, due bambine con occhi neri come l’ossidiana e capelli lisci come le piume di un corvo, vestite come due
Un volto per pochi
Quella sera non riusciva a dormire ma onestamente non si aspettava niente di diverso: era proprio una questione di abitudine e quella ci metteva una vita a passare. E in certi casi non passava proprio. Poche ore prima aveva riunito i suoi Ragazzi più “vecchi”