Strumenti Utente

Strumenti Sito


l_ombra_della_fede

L’Ombra della Fede

“Uni salus alteri damnatio”

Trad. “La salvezza dell’uno procura la dannazione dell’altro”

(un ignoto pellegrino)

Nell’Era del Regno il valore della fede ha assunto connotati assai differenti presso ciascun popolo o comunità. Per alcuni, come le nobili schiatte dei Ducati , la devozione rappresenta una virtù imprescindibile per l’uomo, il quale è chiamato ad accostarla a ogni sua attività quotidiana. Per altri, come le intraprendenti genti delle Contee, la fede è poco più che mera superstizione: buona solo per propiziare un po’ di fortuna quando si sta per affrontare un’ambiziosa impresa. Altri ancora, come i veterani delle Piane, rispettano le fedi che ispirano le gesta dell’uomo ma al contempo avversano quelle più ortodosse, imputandogli i molti mali causati dal fanatismo nel corso delle ultime decadi. In questo scenario spiccano i tre principali pantheon di Whanel: il Firmamento, basato sulla venerazione degli Arcangeli e degli Astri, il Pandemonio, diviso nell’accezione canonica di “argine del male” e nella visione imperiale del “nuovo ordine” di recente bandita dal Regno, e il vasto insieme di culti apocrifi che traggono ispirazione dalle figure mitologiche.


Firmamento

La chiesa del Firmamento (Ecclesiarchia) è stata la prima ad attecchire nelle grandi civiltà. Nonostante la sanguinosa persecuzione subita durante l’Era dei Quattro, i seguaci del Firmamento hanno ripreso a coltivare la loro fede e i loro santuari stanno risorgendo celermente dalle vetuste rovine. I precetti degli Astri esaltano i valori spirituali ed esortano a farne un’ispirazione per le proprie gesta.

  • Alhazhar (Precetto: “Accetta il fato e lotta per il cambiamento”, Simbolo: Angelo dalle ali nere): L’Arcangelo Nero professa l’anarchia e il fatalismo ma piuttosto che accettare passivamente gli eventi, induce i propri seguaci a combattere con ogni mezzo per influenzare il corso del destino. Militi e masnadieri, specialmente i soggetti più solitari, rivolgono le loro preci ad Alhazhar e il suo ordine d’arme, gli Angeli Neri, annovera i più irriducibili guerrieri di Whanel.
  • Aldebaran (Precetto: “Difendi il diritto e punisci la colpa”, Simbolo: Pugno ferrato): Il Giudice Cieco promuove il rispetto per la legge costituita e insegna come ogni civiltà possa crescere solo comprendendo l’equilibrio insito nell’esercizio di diritti e doveri. Spesso il clero aldebaranita ha posizioni attive negli uffizi cittadini e in particolare nella magistratura; allo stesso modo i giustizieri più intransigenti sono spesso suoi seguaci.
  • Croce del Sud (Precetto: “Profitta della buona sorte”, Simbolo: Mano che stringe calice): La Dama delle Vie esalta la fortuna come una forza viva che favorisce le gesta degli uomini. Allo stesso modo i seguaci della dea possono ingraziarsi la buona sorte solo traendo il massimo profitto dai doni che essa offre. Esistono pochi tempi della Croce del Sud ma molti le rendono comunque omaggio al principio di ogni lieta festività così come all’inizio di un ardito viaggio.
  • Elios (Precetto: “Edifica e condividi la prosperità”, Simbolo: Sole dorato): Il Padre Dorato esorta gli uomini a far sì che il proprio valore o impegno siano un “terreno fecondo”, i cui frutti dovranno poi esser condivisi con gli altri. Il culto di Elios è diffuso tra le comunità rurali e promuove opere volte alla crescita e all’equa redistribuzione dei beni: quali bonifiche, questue o fiere di paese.
  • Kainus-Yano (Precetto: “Che la morte offra l’eterno riposo”, Simbolo: Cranio umano accanto a falce di luna): Il Custode dei Trapassati rivolge il proprio interesse al fosco reame dei defunti piuttosto che a quello dei vivi. I suoi schivi adepti accompagnano l’agonia dei moribondi, insegnando loro a distaccarsi in pace dalla natura terrena; allo stesso modo svolgono un’attenta veglia sui luoghi di sepoltura e occasionalmente si prodigano per riportare le “anime irrequiete”, quali i non-morti, oltre il velo del Sudario.
  • Luce del Nord (Precetto: “Sii l’esempio della tua virtù”, Simbolo: Spada sospesa su via): Il Nobile Astro è l’indiscusso patrono del Cavalierato. La sua schietta disciplina, orientata all’onore e alla giustizia, induce ogni seguace a divenire una guida esemplare per i propri compagni e compatrioti. Spesso paladini o chierici devoti alla Luce del Nord divengono stimati condottieri o consiglieri in seno alle proprie comunità.
  • Nhea (Precetto: “Preserva e favorisci la vita”, Simbolo: Angelo dalle ali bianche): L’Arcangelo Bianco considera la vita, in ogni sua espressione, come il valore più elevato. Ogni seguace deve prodigarsi per proteggere tale bene e nessun sacrificio in tal senso è ritenuto eccessivo. Il clero di Nhea spesso amministra o supporta pie istituzioni come lazzaretti, manicomi o ospedali da campo.
  • Sirio (Precetto: “Che il sapere sia la tua luce”, Simbolo: Singolo occhio dall’iride verde): L’Illuminato coltiva il sapere come mezzo che consente all’uomo di discernere ciò che può giovare alla sua esistenza. Quanti riescono a comprendere le più stimate nozioni devono poi condividerle coi propri discepoli affinché esse siano tramandate alle generazioni venture. I luoghi di culto di Sirio sono spesso aule scolastiche dove eminenti Magistri (maestri) ed esperti in arti o mestieri si avvicendano per offrire la propria scienza a quanti si dimostrano degni di apprenderla.

Pandemonio

Nelle prime Ere il culto del Pandemonio appariva come una sorta di religione apotropaica in cui gli adepti cercavano di scongiurare la corruzione della Piaga venerando in pari misura le quattro entità coinvolte nella “lotta ancestrale” (i due Arcangeli e i due Protodemoni). Se le forze dei contendenti fossero rimaste uniformi, il Pandemonio avrebbe difatti assicurato l’equilibrio delle entità cosmiche così come quello delle genti terrene. Durante l’Era dei Quattro il verbo dell’Anthologon diffuse un concetto alternativo del pantheon. Dopo essersi uniti nella lotta, gli Arcangeli e i Protodemoni si sarebbero distaccati dalle loro stirpi, divenendo un singolo “divino fattore” dal quale sarebbe poi scaturito il Creato di Whanel così come l’arbitrio degli uomini. Nel tempo attuale un esiguo numero di seguaci ha ripreso a venerare il dogma originale ma è opinione di alcuni che all’interno di queste sacche possa annidarsi ciò che resta della chiesa imperiale.

  • Betlegeuse/Ashnog (Precetto: “Il forte guiderà i deboli”, Simbolo: Elmo con corna): Il Sommo Duce insegna come solo la forza, intesa come capacità d’imporre il proprio volere, possa consentire all’uomo di emergere dalla “mediocrità delle masse”. I forti hanno il dovere di guidare i deboli così come i deboli di dimostrare disciplina e obbedienza al cospetto dei forti. Un tempo il culto del Duce era il braccio esecutivo dell’Impero mentre adesso i suoi seguaci annoverano arcigni veterani d’arme o inflessibili funzionari che occupano posizioni autorevoli nelle istituzioni.
  • Ghator/Caliban (Precetto: “Sciogli ogni segreto”, Simbolo: Sette occhi): L’Omniveggente brama la conoscenza in ogni sua espressione ed esorta a custodirla col massimo riserbo. Chi, per ignoranza o incompetenza, non è in grado di afferrare le sottili sfumature dello scibile non è altro che uno strumento in balia dell’altrui volere. Agli accoliti di Caliban era affidata la custodia dei prestigiosi archivi imperiali mentre nell’Era del Regno chi venera Ghator trova il suo ruolo naturale nella Regia Università o come consulente per chi indaga sui più astrusi misteri.
  • Jabir/Ronan (Precetto: “Scruta nell’animo altrui e dissimula il tuo”, Simbolo: Cuore umano cinto da catene): Il Molteplice sa carpire le ‘corde’ che muovono ogni gruppo o società, piegandole a proprio vantaggio. Al contempo i suoi seguaci sanno occultare ogni azione o pensiero, costruendosi un’efficace facciata per operare in qualsiasi ambito. Gli adepti di Ronan costituivano la fitta trama d’informatori, spie e sicari che agivano per conto dell’Impero e al giorno d’oggi chi segue Jabir svolge mansioni simili per conto del Regno.
  • Rigel/Talon (Precetto: “Non recedere dai tuoi propositi”, Simbolo: Cranio umano o animale): Per l’Incorrotto niente è più solenne del concepire un ambizioso disegno e unire le proprie forze per realizzarlo. Indipendentemente dalla meta ultima, tutti i fedeli devono contribuire e fallire lungo il cammino è di gran lunga preferibile alla rinuncia. Nell’Era dei Quattro i più autorevoli araldi di Talon erano soliti proclamare solenni editti mentre adesso del culto di Rigel non restano che pochi profeti desiderosi di affiancare quanti prendono parte a grandi imprese.

Culti apocrifi

Queste fedi non celebrano le remote entità del Cosmo bensì peculiari esseri vincolati al Creato. In molti casi si tratta di Longevi o più raramente di Effimeri che hanno compiuto epiche gesta, lasciando prove tangibili come manufatti, reliquie o misteriosi portenti. Piuttosto che esaltare la spiritualità, i culti apocrifi coinvolgono gli aspetti mondani della fede e in molti casi è possibile “toccare con mano” le loro manifestazioni.

I culti apocrifi professati presso la regione di Whanel che ospiterà la Cronaca si basano perlopiù sull’adorazione degli enigmatici Insonni
l_ombra_della_fede.txt · Ultima modifica: 2020/03/17 14:41 (modifica esterna)