Pranzi in Famiglia

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Lo posto a nome della nostra Hildegard, alias Valentina!

Buona lettura! :*

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Pranzi in Famiglia

 

Certo che avresti potuto indossare qualcosa di più consono!”

Le parole di Isolde venivano coperte dal rumore dei passi nella neve.

“Ma che vuoi che importi a nostro padre di cosa indosso? Anzi, fammi il favore di portare la conversazione sul mio ruolo di Borgomastro e sul mio blasone, eviteremo argomenti imbarazzanti e la solita ramanzina su quanto era meglio se ero un templare eccetera. Das gehet?”

Isolde alzò le sopracciglia

 “non è una ramanzina! È un saggio consiglio, se tu lo avessi seguito adesso sarest..”

Hildegard la interruppe

“..a fare la guardia a polverose reliquie…Sacro, ma noioso. Nicolas? ci sei?”

poco dietro Nicolas le seguiva godendosi il battibecco. I pranzi di famiglia erano diventati rari da quando le sorelle Schwarzrose erano impegnate a corte, ma Eljse, la madre, le invitava spesso e ci teneva molto. Le sue missive erano state molto più insistenti da dopo il Certamen e Isolde aveva un’idea del perchè. Dopo i dovuti saluti si misero a tavola. Sigfried Schwarzrose a capotavola, alla sua destra la moglie, alla sinistra Isolde. Il fatto di sedergli distante era comodo per Hildegard, almeno avrebbe cercato di far capire alla sorella quando cambiare argomento con delle gomitate ben assestate.

“Kleinegard, stellina”

iniziò Eljse

” ma non hai freddo tutta scollata a quel modo?” Le sopracciglia di Hildegard formarono un’unica linea piatta

 “no, madre… E comunque il nomignolo Kleinegard non deve uscire da qui, per favore…”

 “Io non capisco!”

Siegfrid cominciò ad agitare il cucchiaio

“ ma non c’è qualcuno all’ingresso della corte Thersiana che ti dice che devi avere abiti consoni?”

“Sapete Hildy ha un blasone”

Isolde cercò di fermare la tragedia,ma il padre sembrò non averla nemmeno sentita

“..E quel pover’uomo di sua grazia non ti dice nulla?”

“Gli si siede sempre dal suo lato manco”

intervenne Nicolas ricevendo una raggelante occhiata da Isolde.

“Il duca ha da fare, Siegfrid, ti pare che abbia il tempo di guardare come sono vestiti i suoi sudditi…Invece Hildy”

lo sguardo della madre si spostò sulla maga

“ giù in paese, dalla signora che mi ha sistemato i capelli, la Inga, ricordi la Inga? Si dice che qualche Von Hassel un’occhiata te l’abbia data!”

La conversazione venne interrotta dalla minestra andata rumorosamente di traverso a Isolde.

 “Madre”

disse Hildegard mentendo visibilmente

“non capisco di cosa stiate parlando…”

Battendo sulla schiena della sorella per evitare di dover far tirare fuori gli attrezzi da cerusico a Nicolas.

“Oh, per favore Hildy, raccontami tutto! Com’è Lord Friederich da vicino?”

Nicolas posò il cucchiaio e si concentrò sulla conversazione con aria divertita.

“Vicino quanto??”

Siegfrid rovesciò un pò della minestra sulla tovaglia e Isolde si portò la mano alla fronte.

“Non molto..non..insomma…abbiamo solo ballato..”

 “E TI HA TOCCATA?”

 “Non quanto avrebbe voluto lei!”

Con questa frase Nicolas venne fulminato da entrambe le sorelle. Hildegard si concentrò talmente tanto per fargli scoppiare il cervello con la mente, che le mani si incendiarono appena per sbruciacchiare la tovaglia, facendo spaventare lei e Isolde.

“Il templare…dovevi fare il templare! Ma perchè non ti piaceva fare il templare?”

“Oh Sigfried falla finita,” – Eljse lo interruppe subito – “ devo farti fare un bell’abito bianco?”

“Madre, cosa diavolo dovrei farci con un abito Bianco?”

Hildegard provò di nuovo quella sensazione che le era così strana: L’imbarazzo.

“Per il tuo blasone! … sapete Hildy ha un blasone!”

isolde tentò di nuovo.

“E PER QUALE MOTIVO NON DOVRESTI INDOSSARE UN ABITO BIANCO, FIGLIA ?!”

Siegfried era sull’orlo della crisi di nervi.

“Non intendevo dire…non avete capito, mi avete fraintesa..io ecco..”

 “Io parlavo di matrimonio! ho giá pensato a tutto…”

“Madre!”

Hildegard cercò aiuto nella sorella che stava finendo la minestra il più velocemente possibile, mentre Nicolas se la rideva e sembrava che stesse prendendo degli appunti.

“Scusate,” hildegard si alzò “ho un dannato Blasone, possiamo parlare del mio dannatissimo e scintillante blasone?!”

 “Se fossi stata un templare…”

“NON AVREI AVUTO IL MIO SCINTILLANTE BLASONE, PER GLI ASTRI!”

“Signori, il dolce!”

Entrò nella sala la cameriera. Il dolce salvava sempre la situazione. La giornata finì in pace, finivano sempre in pace, in maniera tale che Hildegard tornasse a pranzo molte volte, dimenticandosi ogni volta di come erano cominciate.

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Commenti

commenti

3 comments

  1. Vale scusa, ho visto ora la richiesta nella coda degli user in attesa di approvazione… odio quelli che ci stanno riempiendo il blog di account fake! ODIO!
    E’ strabello! W le madri delle donne dei Ducati…

  2. Ma alla fine… e adesso si dovrebbe vedere anche chi scrive!! Ora vedo se riesco ad aggiungerlo anche in home, ma il codice di questo template è difficile da capire ^^

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