L’evento poesie della sirena

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Esistono poche cose che turbano la vita di Lorelei: sapere che esistono tesori ancora nascosti, la mattina, le persone, i piatti di carne, gli spifferi, i saltimbanchi e chi le ruba la libertà.
Quella mattina, finalmente, si svegliò con il dolce cigolio del legno del suo galeone. Era stata troppo a Karthas, troppo sulla terra ferma, troppo lontano dal mare, sicuramente era quello che aveva portato sfiga.

Sul ponte, la ciurma aspettava terrorizzata il risveglio del Capitano; sapevano cosa accadeva quando il capitano era turbato, una cosa orribile, difficile da immaginare perfino per il più truce dei bucanieri, una cosa che terrorizzava anche il grande ( grande di fama e azioni) Victor Lamanera.

“Ciurmaglia!!” Lorelei uscì da sottocoperta brandendo una pergamena scarabocchiata e corretta mille volte “Ho composto una poesia!”

“…Merda..” Leon appoggió le braccia sul timone e ci nascose la testa.
La ciurma lasció i lavori schifosi a malincuore e si radunò vicino al capitano.
“Allora…” lo sguardo di Lorelei passó in rassegna gli uomini, facce da funerale, tranne Ivan che sfoggiava il suo sorriso ebete.
“Uno,dos, tres.. Dov’è il cane???”
“Capitano, occhio ai termini, vi ricordiamo il comitato dei capitani. È sulla coffa!” Leon indicó in alto
“Buck!! Scendi che enuncio una poesia!!”
“Ma quassù vedo i gabbiani!”
“Vieni giù che c’è vento e ti viene l’otite! Non voglio rifare il teatrino delle gocce nell’orecchio!”
“Questo è da lettera di richiamo..” Alma sgomitó Xavier che rise, smettendo di colpo quando si sentì ferire dallo sguardo del capitano.
Appena le zampe, ehm, piedi di Buck toccarono terra, Lorelei si schiarì la voce e iniziò a leggere:
“ ode Ad un amico inestimabile.
Ci sei anche quando non ti vedo,
Mi salvi dai nemici che non riesco a scalfire,
Proteggi le mie spalle anche quando non te lo chiedo,
Sei sempre accanto a me…”
Leon, assolutamente sorpreso, cambió espressione in stupore e un velo di commozione

“ Combatti battaglie silenziose
E io sono manchevole di ringraziamento
Grazie dal liberarmi il ponte dalla spazzatura, grazie SCORBUTO”

Leon rimise la testa tra le braccia.
“Veramente??? Un’ode allo scorbuto???”
“Eh!! Ci tenevo, ho pensato molto al lavoro pulito e di fino che fa lo scorbuto per me… a proposito, è poi morto quel tizio, Miko?”
“ Lo avete aiutato buttandolo fori bordo, capitano!”
“ ottimo lavoro, è stato Ivan? Sono stupita, è così scemo che pensa che il pesce spada si forgi col pesce martello, ma a volte mi stupisce!”
“…Da!”
“Appunto!!”

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