C’è sempre tempo per imparare Pt 2

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Mia cara signora,
E’ la decima volta che riscrivo questa lettera. Le prime cinque le ho buttate perchè credevo di aver fatto troppi errori, le altre sei perchè so che non ti arrivera mai e trovo inutile scrivere una lettera che non arriverà mai al destinatario ma chi mi sta insegnando a scrivere dice che è un buon allenamento. Ho pensato più volte di buttarla in un pozzo e sperare che in qualche modo ti arrivasse ma mi è stato vivomente sconsigliato. Le stesse persone che l’anno fatto sono coloro che ormai considero dei fratelli e sorelle. Mi sono unito a loro qui nella scacchiera da diverso tempo. Inizialmente per convenienza, per non morire di fame e arrivare al mio scopo, ma ormai è talmente lontano che ne sto perdendo l’interesse. Non nego che se me lo trovassi davanti gli
(una grossa macchia d’inchiostro copre il resto della scritta)redo che sarebbe un bello spettacolo.
La fame la patiamo lo stesso, ogni tanto.
Diverse persone mi hanno accolto come hai fatto tu in passato. Una donna in particolare ti assomiglia molto sia nell’aspetto che nel caratere. Sto cercando di proteggerla dai pericoli della scacchiera ma già due volte sono caduto per mano del nemico. Più vado avanti e più ho paura che la storia si ripeta.
Do in parte la colpa alla furia che mi cuoce dentro quando combatto. Mi è stato spiegato dalla guaritrice che è una carataristica di noi mezz’orchi e che non c’è modo di curarla.
Porto con me il peso delle cicatrici e sono in grado di impugnare di nuovo la spada solamente grazie alla magia degli Esoteri che ci è stata insegnata. Mi piacerebbe usare questa magia per parlare almeno un altra volta con te ma non credo sia possibile. E’ passato troppo tempo.
Spero che ovunuqne tu sia, tu sia al sicur
(il resto della parola è interrotto con una linea.)

Il pirata finisce di leggere la lettera e ripiega il foglio in quattro, con precisione.
<<Non capisco perchè non l’hai finita. Ci sono diversi errori, alcune parole sono sbagliate e mancano parecchie virgole ma stai migliorando Skag!>> Dice con entusiasmo John, porgendo il foglio al mezz’orco.
<<“Mi sono incazzato…”>>
Il pirata viene illuminato a intermittenza dal falò scoppiettante. Un sorriso imbarazzato capolinea sul suo volto barbuto e imbacuccato di vestiti e resta immobile con il braccio teso.
<<Buttalo tra le fiamme. Fa freddo.>> Dice Skag arrotolandosi nel mantello e girandosi dall’altra parte.

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