Una domenica mattina qualunque, al Galletto Sbronzo

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“Maledetto pigrone, ma vuoi svegliarti…accidenti a te, mi hai scolato un sacco di barili di birra!!!”
La donna, bellissima nell’aspetto, se ne stava lì accanto ad un tavolo, avvolta da uno splendido vestito di seta rossa, a cercar di scrollare un bestione riverso su uno dei tavoli.

 L’uomo sembrava aver alzato il gomito un po’ troppo la sera prima ed ora…
“Eh sì, sembra veramente morto questa volta!!” replicò da un angolo oscuro il buon vecchio Noctulio, “chissà cosa lo porta a bere così tanto ogni volta che viene a farci visita… tu che sei un’esperta, Loupe, cosa ne pensi?”
La donna smise per un istante di scrollare l’uomo e sembrò pensierosa…
“Non ci ho mai pensato lo sai?Effettivamente ogni volta che viene qui beve e basta, eppure molte delle ragazze, soprattutto Hélène, ci farebbero un pensierino su anche per niente…ma che ne so… se non vuoi altr, ‘sto qui non saprà neanche cosa vuol dire trovarsi in un letto con una donna… al contrario di te mio caro…”
Eh sì, i due se la filavano di brutto mentre l’uomo se ne stava lì immobile e addormentato proprio accanto a loro…

“In verità non ti saprei dire niente del passato di Gawain, non me ne ha mai parlato… l’ho conosciuto per caso durante uno dei miei viaggi… ricordo ancora quel giorno: mi trovavo in cima ad uno sperone roccioso che sovrastava una brughiera, e lui se ne stava proprio nel mezzo, fra i bassi cespugli di erica, in compagnia di creature abbastanza sgradevoli… sì, dovevano esser ho, per quello che ricordo…una decina, credo… in verità il mio primo pensiero è stato quello di aiutarlo… mhf…non avrei mai pensato che invece alla fine mi sarei ritrovato ad aiutare gli hob a scappare! Eh sì, me lo ricordo ancora molto bene… li spazzò via come se stesse spazzando via i resti della cena dal pavimento di questa locanda, e gli bastò un attimo… il resto è ormai storia, ed è una storia che ormai conosci anche tu… non credi??”
La donna se ne rimase in silenzio ad osservare l’uomo, l’armatura di questo, la grossa spada che portava con sé… non avrebbe mai creduto di assistere da lì a poco ad un fenomeno così singolare…

Lacrime…lacrime scarlatte uscivano copiose dagli occhi semi-chiusi dell’uomo addormentato…
Poi un urlo spezzò la quiete dell’osteria… "Aniaa… nooooo!!"
Gawain si alzò di scatto, impugnò la spada e senza neppure dir niente se ne uscì dalla locanda sbattendo la porta.

“Per tutti i diavoli cornuti, Noctulio! Ma hai visto i suoi occhi??”
“In verità non ho visto niente…avevo paura che avesse le allucinazioni e ci volesse menare… sai, è capitato più di una volta quando andavamo all’avventura… neanche Fender, Cercian e Turel riuscivano a bloccarlo quando aveva questi scatti d’ira…”

Nessuno di loro sapeva il perché, ma Gawain non dormiva mai sonni tranquilli… tuttavia, nessuno avrebbe mai pensato potuto pensare che il suo passato fosse stato così brutto…

 Nessuno dei due proprietari della locanda avrebbe potuto immaginare che un tempo Gawain era stato un contadino, e che non aveva mai brandito una spada… che aveva una famiglia e che era sempre gentile con tutti… e che la sua famiglia, la sua donna, le sue bimbe gli erano state strappate in maniera così macabra che lui aveva reagito in maniera del tutto singolare…

Nota: miseria ladra, ancora non capisco perché non ha mai alzato la spada su di me… mhf… mi ha solo detto che gli occhi che lacrimano non sono gli occhi di un demone.

Eh certo, la guerra cambia gli uomini… se vieni buttato nella fossa dei leoni o diventi un leone o vieni sbranato da essi…

***

Il giovane bardo chiuse il suo diario degli appunti… sentiva che avrebbe scritto una storia madida di sentimenti con tutto quello che aveva raccolto su quell’uomo… la tristezza di quella storia sicuramente avrebbe fatto piangere molte persone…

Eh sì… lui la sapeva lunga… era riuscito a far parlare Gawain di sé molte volte mentre costui era sotto i fumi dell’alcool… è certo che, se il suo amico se ne fosse accorto, allora il giovane bardo se la sarebbe dovuta dare a gambe alla velocità della luce… Ma finora non era successo. E il bardo era quasi pronto a narrarla ai posteri, sperando vivamente che Gawain non scoprisse mai come diamine aveva fatto quel maledetto a scoprire così tanti dettagli sul suo (un tempo) felice passato.

(Grazie al Menco per aver scritto questo… che è solo l’inizio della lunga storia di Gawain…)

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Commenti

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3 comments

  1. E questo l’ha scritto il Menco?!?
    E gli ORRORI di ortografia?!? :oP

    E comunque: bello, anche qui scopro cose nuove… già già già…

  2. Gli orrori sono stati fagocitati dal programma di correzione ortografica di Lastrosoft tord… Funziona meglio di word, però consuma di più in bestemmioni e piatti di pasta…

    …per il resto è tutta farina del sacco del Menco, giuro!

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